E’ scomparso ieri, 11 febbraio, all’età di 92 anni, Marcelino Dos Santos, uno dei più importanti leader della lotta per l’indipendenza dei popoli africani e leader – insieme a Amilcar Cabral, Eduardo Mondlane, Agostinho Neto, Kenneth Kaunda, Oliver Tambo, Samora Machel e Nelson Mandela – della liberazione dei popoli dell’Africa Autrale.

Figura chiave per le relazioni di Reggio Emilia con il Mozambico, insieme a Oscar Monteiro, Dos Santos fu, esattamente 50 anni fa, il primo rappresentante del Mozambico a entrare in Sala del Tricolore e iniziare la storia di cooperazione che continua anche oggi.

“Marceliono Dos Santos – afferma il sindaco di Reggio Emilia, Luca vecchi – è stato una personalità fondamentale, insieme a Renzo Bonazzi e Giuseppe Soncini, nel gettare le basi di un’amicizia che continua e che oggi vede Reggio Emilia protagonista riconosciuta a livello europeo e nazionale della cooperazione con il Mozambico. Nelle prossime settimane avvieremo uno dei più grandi progetti finanziati dall’Europa con la città di Pemba. Ci lascia uno dei grandi protagonisti della storia africana del Novecento, che la nostra città ha potuto accogliere in diverse e importanti occasioni di incontro, dialogo e cooperazione”.

Il rapporto tra Marcelino Dos Santos e Reggio Emilia avviene nel 1963, a Varsavia, dove l’allora sindaco di Reggio Emilia, Renzo Bonazzi, incontra il leader africano, con il quale intrattiene, nel corso degli anni Sessanta una corrispondenza. Dopo la Conferenza di Roma nel giugno e luglio 1970, Dos Santos trascorre per la prima volta alcune settimane a Reggio Emilia, dove sigla il Patto di gemellaggio tra l’Arcispedale Santa Maria Nuova e l’Hospital Central de Cabo Delgado del Frelimo.

Diviene, sin dall’inizio, uno dei principali referenti di Giuseppe Soncini; nel 1972, Dos Santos accoglie all’aeroporto di Dar es Salaam la delegazione politica emiliano-romagnola guidata da Soncini. Nel 1973 la sua azione di raccordo politico e diplomatico è fondamentale per l’organizzazione della Conferenza nazionale di Solidarietà con i popoli delle colonie portoghesi, che si tenne a Reggio Emilia.

Nel 1978 è a capo della delegazione del Frelimo e del governo mozambicano che partecipa alla prima Conferenza nazionale di Solidarietà con i popoli dell’Africa Australe, che si tenne a Reggio Emilia dal 25 al 26 novembre.

Nel febbraio 1983 è delegato da Nelson Mandela e dall’African National Congress per ricevere dalle mani del sindaco di Roma, Ugo Vetere, la cittadinanza onoraria della capitale destinata allo stesso Mandela. Negli stessi giorni, è a Reggio Emilia, dove visita le Officine Reggiane, in vista di una possibile collaborazione tra l’azienda reggiana e il Mozambico. Nell’aprile del 1991 è delegato dal governo mozambicano per partecipare ai funerali di Giuseppe Soncini, durante i quali tiene l’orazione funebre.

Nel 2014 l’ultimo incontro a Maputo con la vedova di Giuseppe Soncini, Bruna Ganapini e i rappresentanti dell’Amministrazione comunale. Anche nel 2019 a Katembe in un discorso pubblico, Dos Santos cita Reggio Emilia come esempio della cooperazione e della solidarietà tra i popoli.

Nel corso di tutta la sua esistenza Marcelino Dos Santos ha continuato la sua opera di poeta, rappresentando una delle voci più importanti della poesia contemporanea del Mozambico e, più in generale, della poesia luso-africana.