Il colonnello ha voluto sottolineare l’importanza di questa ricorrenza per il suo Paese: «Per noi brasiliani, e in modo particolare per noi rappresentanti dell’esercito brasiliano, questo evento ha importanza vitale, vogliamo ricordare i soldati brasiliani che hanno perso la vita sul suolo italiano per mantenere la giustizia e la libertà insieme ai partigiani.»

Una battaglia che per il Brasile ha un valore fondamentale perché rappresenta uno dei primi impegni militari delle truppe brasiliane all’estero, in rappresentanza di una nazione unita. Il 19 febbraio 1945 infatti la Forza di Spedizione Brasiliana (FEB) conquistò Monte Castello, una collina strategica (887 metri) sulla Linea Gotica, passaggio essenziale nella guerra di liberazione che alcuni mesi dopo avrebbe portato alla sconfitta delle truppe naziste. Per le truppe brasiliane fu un riscatto, una straordinaria prova di orgoglio e coraggio dopo le numerose perdite subite contro i tedeschi negli assalti del 29 novembre e 12 dicembre 1944.

La cerimonia ha avuto inizio nella località Guanella, nei pressi del monumento voluto e realizzato dallo stato brasiliano e realizzato dalla scultrice Mary Vieira nella zona dove maggiore fu il sacrificio dei “pracinhas” (soldatini) carioca. Erano presenti la sindaca di Gaggio Montano Maria Elisabetta Tanari e le autorità cittadine nonché le rappresentanze dell’associazionismo locale.

«La battaglia di Monte Castello fu un episodio davvero importante da un punto di vista storico» ha dichiarato la sindaca «perché ha segnato la rottura del fronte tedesco verso la Pianura Padana e il Nord Italia e anche da un punto di vista umano perché tra la comunità brasiliana e quella italiana, sofferente dopo tanti anni di fronte, si creò un legame di amicizia che ha lsciato segni indelebili nella nostra comunità».

Dopo la messa celebrata nella chiesa parrocchiale di Bombiana, la giornata si è conclusa con una breve cerimonia commemorativa nei pressi dell’Abetaia, il luogo dove un monumento ricorda il sacrificio di 17 eroi brasiliani caduti durante l’inverno del 1944.