È stata rinnovata per altri nove anni la convenzione tra il Comune di Modena e il Centro faunistico “Il Pettirosso” per la gestione dell’oasi faunistica del parco Torrazzi, che ospita gli animali salvati dai volontari. Lo ha stabilito una delibera della giunta, presentata dall’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi, che riconferma l’assegnazione del 2010 anche sulla base “del lavoro positivo svolto in questi anni”. Nell’area verde di via Nonantolana si favoriscono la tutela dell’ambiente e della fauna selvatica e la divulgazione della cultura ambientale.

Il provvedimento riguarda lo spazio di oltre 6.700 metri quadrati della zona nord-est del parco, inserita nella superficie complessiva di 60 mila metri quadrati coperti dal Centro, nei pressi del Canile intercomunale. Quest’area, tecnicamente un recinto di biodiversità, è adibita all’inserimento caprioli, istrici, scoiattoli e volatili: esemplari di fauna autoctona che i cittadini e le scolaresche possono osservare nel loro ambiente e in situazioni di sicurezza.
L’intesa non comporta spese a carico dell’amministrazione l’Amministrazione ed è a titolo gratuito per i volontari, che coopereranno col Settore Ambiente, Edilizia privata e Attività produttive del Comune e che si dovranno occupare anche della manutenzione del verde e degli spazi per mantenerne il decoro.

L’oasi faunistica continuerà quindi ad accogliere le visite guidate dei cittadini e i volontari potranno svolgere attività di tutela della fauna selvatica. L’azione del Centro, che dispone di quasi 30 mila metri quadrati di area boschiva, è particolarmente importante per il territorio modenese perché gli operatori e i volontari – personale specializzato e attrezzato per le emergenze – si occupano di soccorrere e tutelare gli animali feriti o in difficoltà, affiancando le istituzioni e le forze di polizia per il recupero e la gestione della fauna, con interventi 24 ore su 24. Migliaia sono gli animali salvati ogni anno per dare loro una seconda possibilità di vita e di libertà: gli addetti de “Il Pettirosso”, infatti, si prendono cura della fauna prima della liberazione negli habitat ambientali adeguati alle varie specie. Il Centro, dotato di strutture veterinarie e logistiche all’avanguardia, crea inoltre iniziative per formare e informare sulla vita degli animali, per una migliore convivenza e, di conseguenza, una possibile integrazione.