A oggi non risultano contagiati da coronavirus tra i 22 ospiti della residenza per anziani Stella di Carpi, gestito dalla cooperativa sociale Scai (aderente a Confcooperative Modena). Lo stesso dicasi per gli operatori.

«Merito dei rigidi protocolli che abbiamo applicato fin da febbraio e del comitato di gestione Covid-19 che abbiamo istituito il 28 febbraio – spiega il presidente di Scai Ilario de Nittis – L’organismo riunisce diverse figure professionali, dalla coordinatrice infermieristica al responsabile della sicurezza, passando per la nutrizionista, solo per citarne alcune: ciascuno, secondo le proprie competenze e il proprio ruolo, ha contributo a mettere a punto misure di prevenzione e sicurezza».

Già a fine febbraio la cooperativa ha vietato l’accesso ai familiari e a inizio marzo ha chiuso il centro diurno, per evitare l’ingresso di persone potenziali veicoli di contagio.

«É stata una scelta sofferta, ma indispensabile per tutelare i nostri ospiti che, però, hanno da subito potuto mantenere un rapporto costante con i propri familiari grazie a tablet, telefoni e l’attivazione di una seconda rete wi-fi. Inoltre – continua de Nittis – abbiamo creato anche l’app “Parenti”, che consente alle famiglie di restare aggiornate sulla salute dei propri cari. L’applicazione permette, infatti, ai familiari di consultare in qualsiasi momento il quadro clinico e assistenziale del proprio parente».

Tutti gli operatori di Scai lavorano con i necessari dispositivi di protezione individuale e gli ambienti comuni vengono continuamente sanificati. Anche il servizio di lavanderia è stato esternalizzato per garantire la quotidiana sanificazione di tutti i capi di abbigliamento. Inoltre i 22 anziani che vivono a Stella, autosufficienti o parzialmente autosufficienti, sono stati istruiti sull’importanza di lavarsi spesso le mani e si sono abituati a utilizzare il gel disinfettante messo a disposizione nei corridoi e nei bagni assistiti.

«Per ora è andato tutto bene, ma per ogni evenienza abbiamo predisposto una stanza di quarantena, peraltro già utilizzata da un anziano caduto di rientro dall’ospedale», conclude il presidente della cooperativa sociale Scai Ilario de Nittis.