La Cisl di Modena compie domani – giovedì 30 aprile – settant’anni, essendo nata il 30 aprile 1950 per iniziativa di Ermanno Gorrieri e Luigi Paganelli, già partigiani “bianchi” ed esponenti di primo piano del cattolicesimo democratico modenese. La prima sede Cisl si trovava in via Badia (laterale di via Emilia Centro), dal 1970 è a palazzo Europa. Risale al 2015, invece, la fusione tra la Cisl di Modena e quella di Reggio, che ha dato vita alla Cisl Emilia Centrale, prima struttura Cisl in regione e settima in Italia per numero di iscritti.

«Celebriamo questo nostro anniversario in un momento difficile, alla vigilia di un 1° Maggio che, nonostante l’assenza di cortei e manifestazioni di piazza, darà un segnale forte di unità, solidarietà e speranza per tutto il mondo del lavoro – dichiara il segretario generale della Cisl Emilia Centrale William Ballotta – La nostra mente e il nostro cuore sono rivolti alle vittime del coronavirus e alle loro famiglie, ai medici e infermieri, a tutto il personale della sanità e Protezione civile che in queste settimane si sono prodigate per salvare tante vite umane. Anche a Modena – aggiunge Ballotta – gli effetti della pandemia sono pesanti sul piano economico e sociale. Settant’anni fa la Cisl seppe indicare a un territorio uscito a pezzi dalla guerra la strada della rinascita civile e delle necessarie riforme economiche e sociali, ponendo al primo posto i diritti e la dignità della persona, il valore e la sicurezza del lavoro, l’inclusione sociale e la lotta alla povertà. Sono i grandi valori morali e culturali del cattolicesimo sociale che rappresentano ancora oggi una parte importante delle nostre radici ideali e culturali». Ballotta ricorda che la Cisl ha esercitato un ruolo decisivo in tante vicende economiche, sia locali che nazionali, mentre oggi è chiamata a fornire il suo contributo nella nuova “ricostruzione”, a Modena come nel resto del Paese. «Nulla sarà più come prima dopo questa emergenza sanitaria – avverte il segretario Cisl – Bisognerà siglare accordi innovativi con le aziende per cambiare radicalmente il modo di produrre, riorganizzare lavoro e orari, diffondere lo smart working, utilizzare le nuove tecnologie in tutti i settori per salvaguardare la salute delle persone, senza danneggiare qualità e produttività. Dobbiamo ripensare i servizi pubblici, dai trasporti alle scuole, modificare il nostro stile di vita. Questa fase – continua Ballotta – può e deve diventare anche un’opportunità per estendere la democrazia economica in tutti i luoghi di lavoro, perché avremo bisogno di più partecipazione e coinvolgimento dei lavoratori modenesi nelle decisioni e scelte produttive delle aziende. Oggi è il momento della coesione territoriale e nazionale, della responsabilità e solidarietà, più volte sollecitate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Era questa la visione che già settant’anni fa i nostri padri fondatori avevano indicato con chiarezza alla comunità modenese impegnata nella ricostruzione post-bellica. Quelle idee lungimiranti – conclude il segretario generale della Cisl Emilia Centrale – restano per noi un punto di riferimento ideale e culturale, un patrimonio di principi e valori di cui il nostro territorio ha ancora bisogno per affrontare le nuove sfide».

Il messaggio del sindaco Muzzarelli per i 70 anni della Cisl a Modena

“Un contributo fondamentale alla crescita della nostra comunità sia dal punto di vista economico che culturale e sociale”. È così che il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha ricordato i 70 anni della Cisl in un messaggio rivolto al segretario generale William Ballotta sottolineando come “festeggiare un compleanno così importante alla vigilia di questo Primo maggio, segnato dalle difficoltà e dall’incertezza sulle prospettive per l’economia e il lavoro, assuma un significato ancora maggiore”.

Muzzarelli ha ringraziato il sindacato “per l’azione responsabile, con una forte attenzione alla solidarietà, che ha saputo offrire al territorio in tutta la sua storia: siamo certi – ha aggiunto il sindaco – che, dopo aver partecipato attivamente al Patto per Modena competitiva, sostenibile, solidale, la Cisl ora non farà mancare le sue idee e le sue proposte per ripartire più forti e solidali dopo l’emergenza sanitaria e riportare Modena in movimento”.