L’attività preventiva e repressiva posta in essere dalla Tenenza dei Carabinieri di Castelfranco Emilia in materia di reati contro il patrimonio ha portato all’arresto di due donne, rispettivamente di quarantacinque e trent’anni, di Modena, entrambe pregiudicate. A seguito del recente verificarsi di alcuni furti su autovettura registrati, pressoché quotidianamente, all’interno del parcheggio del parco pubblico di Villa Sorra a Pieve di Gaggio, i militari del predetto Comando hanno dato corso ad uno specifico servizio di osservazione, controllo e pedinamento.

Nel corso di tale attività i Carabinieri hanno notato due donne che, entrate nel  parcheggio a bordo di una autovettura, posteggiavano in modo sospetto nei pressi di una Fiat Punto. Scese dal mezzo, sfruttando la copertura offerta dalla sagoma del proprio veicolo, le due si avvicinavano alla Fiat Punto e, mentre una fungeva da “palo”, osservando con attenzione la zona circostante ed assicurando alla complice una chiara cornice di sicurezza, l’altra si portava nei pressi di una delle portiere anteriori dell’auto, aprendola forzandone la serratura con l’ausilio di un arnese metallico. Dopo aver frugato all’interno della Fiat Punto, unitamente alla complice la donna risaliva repentinamente a bordo del veicolo con cui era giunta sul posto con l’intento di darsi alla fuga. L’immediato intervento dei militari permetteva l’identificazione delle due donne ed il rinvenimento, a seguito di perquisizione veicolare, del punteruolo utilizzato per forzare la portiera dell’autovettura, di una calamita per l’apertura dei dispositivi antitaccheggio nonché di un videoproiettore su cui sono in corso ulteriori accertamenti al fine di stabilirne la natura della provenienza.

Da ulteriori accertamenti emergeva che una delle due donne era sottoposta anche alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Modena. Le due donne venivano pertanto trattenute in stato di arresto presso le camere di sicurezza della Tenenza dei Carabinieri di Castelfranco Emilia ed, a seguito dell’udienza di convalida dell’arresto, venivano entrambe sottoposte alla misura cautelare degli arresi domiciliari presso le rispettive abitazioni.