Continuare a essere vicini alle famiglie e ai bambini in età da nido e scuola dell’infanzia, senza far mancare la continuità degli incontri avuti durante l’anno e in attesa di rivedersi al più presto di persona, all’aria aperta. E’ stato questo, dal lockdown ad oggi, l’obiettivo di FACE – Farsi Comunità Educanti, progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e promosso da Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi, presieduta da Carla Rinaldi.

A Reggio Emilia FACE è stato realizzato a partire dal Nido-Scuola Giobi a Regina Pacis con i partner Cooperativa Comunità Educante, Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia e Comune di Reggio Emilia. FACE coinvolge altri tre territori a livello nazionale: Ponticelli a Napoli, quartiere a Sperone  Palermo, il centro storico di Teramo.  Tra gli obiettivi: ampliare l’accesso ai servizi educativi per l’infanzia e promuovere la partecipazione e le reti sociali in periferia.

 

Le attività riorganizzate in digitale

Dal lockdown FACE si è riconvertito on line, diventando #iorestoacasaconface.

Incontri in video con la pediatra, lezioni a distanza sul massaggio infantile, una domenica a cucinare virtualmente insieme, queste le attività che coinvolgono alcune decine di famiglie con bambini tra 0 e 6 anni di Reggio Emilia. In questo modo  hanno potuto mantenere il contatto tra di loro e con esperti grazie alla digitalizzazione, nonostante la chiusura di nidi e scuole dell’infanzia.

Al Nido-Scuola Giobi di via Verdi, Il coinvolgimento di famiglie e bambini del quartiere, anche non iscritte ai servizi per l’infanzia, si è tenuto con le attività di Time-Lapse e Cucina di Quartiere, che erano iniziate in settembre. Per superare la distanza in questi mesi è stata aperta una chat su Whatsapp, sono state preparate esperienze educative in video, si sono tenuti videoincontri nei quali confrontarsi o approfondire gli argomenti. Tra i temi: il massaggio infantile, il gioco insieme, il modo di comunicare dei bambini, i suoni e la musica, il rapporto scuola-famiglia, l’avvicinamento a cibi e sapori nuovi, il racconto delle favole, i burattini, il preparare il cibo insieme in cucina.

 

Time-Lapse, la pediatra in affiancamento

Le proposte di Time-Lapse affrontano principalmente il rapporto tra genitori e bambini da 0 a 3 anni coinvolgendo esperti ed e associazioni, Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia, Centro culturale Mondinsieme, Associazione La Cova e Nati per la musica. Gli incontri sulla musica, i temi dell’ascolto e dell’attenzione da parte dei bambini hanno previsto la presenza di una musicista specializzata e della pediatra. Il confronto ha riguardato anche ciò che ha preoccupato le famiglie per la pandemia: le precauzioni sanitarie e la qualità del tempo dei bambini trascorso in casa.

Il massaggio infantile, il suo valore e la sua pratica è stato trattato da una ostetrica in due videochiamate: una prima dedicata alle modalità del massaggio fatto insieme, ognuno nelle proprie case, una seconda chiamata dedicata all’ascolto e alla condivisione delle emozioni vissute durante la quarantena. Gli incontri proseguono fino a fine maggio.

 

Cucina di quartiere, dal video al kit domenicale del 24 maggio

Anche Cucina di Quartiere ha scelto di continuare le attività che erano iniziate in presenza al Nido-Scuola Giobi. Tutte le famiglie che già partecipavano all’appuntamento mensile di Cucina di Quartiere, si sono collegate domenica 19 aprile in videochiamata per condividere ricette e preparazioni a partire da alcuni ingredienti comuni, inviati loro alcuni giorni prima da cuochi e atelieristi di Pause-Atelier dei Sapori. Durante questo collegamento si sono “cucinate” anche storie con i bambini collegati, a cura de I Burattini della Commedia e con la narratrice Pina Irace. Tutti gli ingredienti di Cucina di Quartiere erano presenti: le ricette, la preparazione, la condivisione, le storie e la narrazione.

Per il prossimo appuntamento, domenica 24 maggio, e in attesa di capire quando ci si potrà rincontrare all’aria aperta, si sta lavorando alla preparazione di un un kit che verrà consegnato dai cuochi di Pause dal titolo “Ti porto Cucina di Quartiere”: ingredienti per cucinare, storie da leggere, idee per costruire e inventare. Un oggetto tangibile, oltre la relazione web, un segno di concreta vicinanza.