Fin dai primi giorni dell’emergenza covid il Comune di Maranello si è subito attivato nella costruzione di percorsi dedicati innanzitutto alle persone più fragili. Quelle che per condizioni di salute, sociali o a causa dell’età risultavano più esposte al contagio e che necessitavano di maggior sostegno per reggere fisicamente e psicologicamente al lockdown. E nel tracciare un bilancio della fase 1, ora conclusa, l’assessorato ai Servizi sociali sottolinea come ogni progetto emergenziale si sia poi sviluppato attraverso la stretta collaborazione tra l’amministrazione, l’associazionismo, le autorità sanitarie e tanti cittadini volontari. Una vera e propria rete di protezione garantita alla popolazione più debole dall’intera comunità locale.

“Il nostro approccio – spiega Daniela Ottolini, assessore ai Servizi sociali – ha sempre seguito degli step ben definiti: prima l’intercettazione dei cittadini più fragili e dei loro bisogni, poi l’elaborazione di una risposta immediata alle loro necessità o di un’azione che prevenisse possibili criticità legate ad esempio alla solitudine. E a seguire l’attivazione delle risorse messe a disposizione dalla comunità per concretizzare una soluzione, cercando di mettere in sicurezza la situazione, per quanto possibile, anche in chiave futura. Così da mantenere un monitoraggio e da farci trovare pronti se il problema dovesse ripresentarsi”.
L’elenco delle iniziative messe in campo tra il 7 marzo e il 4 maggio a Maranello è piuttosto corposo: si va dalla spesa fatta e consegnata a domicilio da cittadini volontari, che ha visto 32 persone anziane o in difficoltà aiutate settimanalmente, alla consegna di farmaci e dispositivi sanitari, per la quale è stato attivato un servizio ad hoc presidiato da un dipendente comunale che si è occupato di 14 persone.
Senza dimenticare la distribuzione di migliaia di mascherine a domicilio in tutta la città, casa per casa, resa possibile anche dall’affiancamento alla Polizia locale dei Volontari di comunità, del Servizio Civile, dell’Avap e del Gruppo Scout di Maranello. Un operatore dei Servizi sociali ha inoltre a disposizione una fornitura di mascherine ‘FFP2’ che vengono tutt’ora consegnate su richiesta a persone con particolari esigenze sociosanitarie.
Inoltre, gli operatori e le operatrici dell’Urp comunale, supportati da alcuni volontari anche del Servizio civile, hanno contattato telefonicamente  cittadini over 70 per chiedere loro se avessero bisogno di qualcosa e come si sentissero. E in mancanza di un numero di telefono, gli agenti della Polizia locale hanno provveduto a rintracciare l’anziano direttamente a casa. In tutto sono state contattate ben 1123 persone.

Lo stesso genere di telefonata – in questo caso le chiamate sono state 186 – è stata fatta alle famiglie in isolamento domiciliare a causa del covid, contattate con cadenza settimanale dai Servizi sociali per l’eventuale attivazione di diverse forme di aiuto, poi effettuate in buona parte dalla Croce Rossa.
È stato poi attivato un servizio telefonico di supporto psicologico, grazie alla disponibilità accordata a titolo gratuito da una psicologa e da un counsellor professionale che ci hanno permesso di sviluppare percorsi di sostegno a favore di persone colpite dall’emergenza.
Le persone messe in difficoltà economica dalla crisi hanno inoltre potuto usufruire di buoni spesa fino a 450 euro gestiti ed erogati una tantum dal Comune: ai 93mila euro messi a disposizione dal Governo se ne sono aggiunti 56mila di donazioni da parte delle aziende e dei cittadini maranellesi. Nello stesso ambito le Caritas delle Parrocchie di Maranello e Pozza-Torre Maina hanno dato un contributo importante, continuando costantemente a distribuire cibo ai nuclei familiari più fragili.
I Servizi sociali hanno inoltre consegnato 12 pc, donati al Comune dall’azienda Ferrari, ad altrettanti studenti maranellesi delle scuole superiori meno attrezzati per seguire le lezioni online.