La Regione Emilia Romagna autorizza le vendite promozionali nel periodo antecedente i saldi per l’anno 2020. La decisione è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Emilia Romagna del 29 maggio. Le vendite promozionali di abbigliamento, calzature, accessori, pelletteria e tessuti sono pertanto consentite anche nei trenta giorni che precedono la data di inizio dei saldi estivi, che la Conferenza delle Regioni, assecondando anche le richieste che Confcommercio aveva avanzato in tal senso, ha deciso di posticipare al 1 agosto 2020, ma per la quale bisogna attendere ancora la delibera regionale che renderà quella indicazione efficace sul nostro territorio.

Federazione Moda Italia – la federazione dei negozi di moda, abbigliamento, calzature, articoli sportivi, accessori e pelletteria aderenti a Confcommercio – ha monitorato inoltre i primi giorni di apertura dei propri associati dopo il lockdown: «Possiamo dire certamente che quasi tutti i nostri associati hanno riaperto – dice Giovanni Pergreffi, presidente di Federazione Moda Italia Reggio Emilia – ma la situazione è molto difficile».

«Lo slittamento in avanti dei saldi -continua Giovanni Pergreffi- è sicuramente un buon inizio. Occorre però che questo orientamento si affermi anche in futuro e che i saldi, estivi e invernali, tornino ad essere effettivamente “di fine stagione”. Accogliamo positivamente anche la temporanea sospensione quest’estate al divieto di effettuare vendite promozionali prima dei saldi: si tratta di una misura oggi necessaria per dare elasticità nel post-Covid. Il divieto delle promozionali prima dei saldi tornerà giustamente ad applicarsi dalla successiva stagione in poi perché costituisce una garanzia e una tutela per i clienti e le attività commerciali».

«Siamo ripartiti con grande entusiasmo -aggiunge poi Giovanni Pergreffi-. Tutto il nostro impegno sulla strada verso la normalità continua col rispettare scrupolosamente le regole a tutela della salute di tutti. Rispetto e senso di responsabilità che chiediamo anche a tutti i cittadini, di tutte le età, per vivere con serenità questa Fase 2 e riappropriarci in sicurezza delle nostre abitudini. Il vero grande e irrisolto problema rispetto al Covid rimane però che non ci sono soldi. In queste condizioni l’autunno sarà caldo in tutti i sensi e tra i colleghi si fanno sentire anche la delusione e la rabbia ma, soprattutto, la paura e la preoccupazione. C’è un solo appello che possiamo fare: occorre l’atteso aiuto a fondo perduto».