L’Azienda Usl IRCCS di Reggio Emilia sta lavorando per la riapertura graduale e progressiva, delle attività di specialistica ambulatoriale, di degenza negli Ospedali e di assistenza sul territorio. La complessa e articolata procedura di riorganizzazione delle attività sanitarie dopo la pandemia da COVID 19, richiederà diversi mesi di impegnativo lavoro.

L’Ospedale di Montecchio ha subito una chiusura quasi totale delle attività mentre altri Ospedali sono stati destinati esclusivamente ai malati di COVID 19 come Guastalla e Scandiano. Al Franchini già dal 27 maggio è partita la graduale riorganizzazione con l’ampliamento delle disponibilità ai prelievi ematici non urgenti, possibili però solo con prenotazione dell’accesso al fine di evitare assembramenti di persone nell’atrio dell’Ospedale e negli ambulatori. Ora solo gli esami di laboratorio per pazienti in TAO (terapia anticoagulante orale), donne in stato di gravidanza e bambini tra i 4 e i 10 anni sono ad accesso diretto, senza cioè bisogno della prenotazione. E’, inoltre, parzialmente ripresa dal 1° giugno l’attività chirurgica ambulatoriale di ginecologia (isteroscopie), di ortopedia, di chirurgia generale e plastica.

Tra il 20 e il 21 giugno si effettuerà la riapertura dei reparti di Medicina e di Lungodegenza dell’Ospedale di Montecchio. Inizialmente si svolgeranno le operazioni di trasferimento dei pazienti residenti in Val D’Enza dall’Ospedale di Guastalla all’Ospedale di Montecchio, a seguire inizieranno i nuovi ricoveri. E’ prevista una riduzione dei posti letto da 36 a 23 in Medicina e da 19 a 13 posti in Lungodegenza di cui quattro posti destinati a zona filtro per i nuovi ingressi. Ciò al fine di poter garantire le norme di distanziamento e quelle igienico-sanitarie che si impongono in epoca post-COVID.

Non riaprirà per ora l’AIC (Area ad alta intensità di cura) dell’Unità internistica multidisciplinare.