“La società SGP, ciclicamente è agli onori della cronaca politica sassolese per i guasti che da anni produce ai portafogli sassolesi, con tasse al massimo consentito e con debiti che attualmente sfiorano i 60 milioni di euro. Tutto comincia quando in via Fenuzzi, sede del Comune, subentrano gli esperti di finanza creativa.
Si inizia avventurandosi nel business del gas metano e nasce la società SEACS con soci il Comune e la Sassuolo gas.
Negli anni 90 subentra alla Sassuolo gas (famiglia Carani) la società Edison gas spa che paga un importante importo, con plusvalenza miliardaria, alla famiglia, che a sua volta viene incorporata per fusione nella società Edison SPA.
Fu fatta una grossa battaglia politica , con raccolta di firme per far passare nei patti parasociali l’azionariato popolare, niente da fare, anzi nei patti parasociali fu assegnato alla competenza della Edison spa la nomina dell’Amministratore delegato….dopo poco ottenne , anche la cittadinanza onoraria di Sassuolo.
La società effettivamente aveva grandi potenzialità ed utili importanti , quando nel 2005 fu costituita una strana società , la Blumet spa con sede a Reggio Emilia ed avente per oggetto la vendita gas …..un patto parasociale incredibile, ogni anno Sat e Agac dovevano cedere ad Edison spa una parte della partecipazione in Blumet calibrata sulle quantità di gas venduto…..il venditore, guarda caso era Edison spa.
Sassuolo, dovette decrementare il patrimonio in Blumet, in valore, di circa 350.000 euro, in tre anni, ed in partecipazione dal 18,24 % al 15,92%.
Intanto compare sul business finanziario la neo costituita Sat Patrimonio srl alla quale furono conferite le reti e beni del servizio idrico integrato.
Venne, anche, costituita la Sat Finanziaria alla quale fu conferita la partecipazione in Blumet.
Intanto Edison che non dormiva, anzi guidava le danze con un nuovo soggetto societario, HERA, uscì da SAT Patrimonio con una buonauscita di euro 1.100.000 mentre ai Comuni soci, compreso Sassuolo fu accollato un debito di 12.300.000 euro, che oggi è in capo ad SGP.
Intanto si concluse il matrimonio tra Edison ed Hera che vendette la partecipazione in SAT per 28.700.000 euro.
Edison spogliò letteralmente la SAT che nei fatti dimostrò disinteresse a potenziare l’azienda dei sassolesi.
Hera ci mise dei suo e SAT fu svenduta per 28.700.000 euro …..il patrimonio di SAT era di circa 38,5 milioni di euro.
Già operava SGP, costituita nel marzo 2005, chiamata la cloaca massima, notoriamente nata per eludere il patto di stabilità ma cercare di fare interventi strutturali su viabilità ed opere pubbliche.
Si diceva che il cavallo era scappato di mano e dal galoppo era passato al trotto…..la squalifica era dovuta.
Che dire della scissione totale di SAT Patrimonio srl a favore di SGP e quindi la gestione delle reti passa ad SGP.
La cosa evidente dal punto di vista del mercato è che SGP non ha mai adeguato il canone per le reti…..nemmeno l’ISTAT.
Nessuno ricorda l’acquisto di un “ ramo di azienda” dalla società Area e Aree, per 45 milioni di euro di cui 25 milioni per avviamento….SGP doveva gestire le manifestazioni con metodo manageriale, ma stranamente oggi abbiamo un nuovo gestore, chiamato Pro Loco, e non sappiamo se è stato pagato un prezzo ad SGP.
Che dire di quella operazione di alta finanza rappresentata da uno SWAP di nozionale 15 milioni di euro, oggi estinto ma che continua a produrre perdite notevoli., invece di fare denuncia per truffa.
Che dire della svalutazione del patrimonio iscritto tra le immobilizzazioni materiali ed immateriali, compreso il magazzino, il tutto frutto di manipolazioni contabili.
Un velo pietoso sul global service , dove esisteva un meccanismo di aggiornamento alla rovescia, nonostante l’aumento dei costi e la richiesta di interventi “ fuori sacco “
Che dire della convenzione con Hera, scaduta da anni, che va avanti “ a gratis”, perlomeno un piccolo aumento ISTAT.
I tecnici del Comune, visto che SGP è soggetta al controllo analogo, hanno spesso lamentato la mancanza di idonea documentazione”.
(Mario Cardone, PSI Sassuolo)