L’emergenza Covid19 ha reso sistematico un Tavolo di lavoro che si occupa di economia, tra i Sindaci dell’Unione dei Comuni del Distretto ceramico, Confindustria Ceramica, le Associazioni di categoria (Lapam e CNA) e i Sindacati (CGIL e CISL).

Dopo un aggiornamento sulla situazione in cui vertono le imprese da parte delle Associazioni di categoria e sugli strumenti adottati per favorire le attività produttive da parte dei Comuni come la possibilità di utilizzare spazi pubblici, in particolare, nella seduta di ieri (che si è tenuta in videocall) è stata condivisa la necessità di agire nei confronti del Governo affinché faccia chiarezza e metta in campo interventi finalizzati all’abbattimento della Tari per le imprese che hanno sospeso l’attività nel periodo pandemico.

“Dobbiamo sostenere le aziende colpite dal lockdown – afferma il Presidente dell’Unione Francesco Tosi – Allo stesso tempo, però, non è possibile gravare ulteriormente sui bilanci comunali per i mancati introiti. Ci uniamo dunque ad ANCI, ATERSIR e alla nostra Regione Emilia-Romagna che hanno già presentato istanze ufficiali in merito”.

Durante la riunione, si è anche parlato della necessità della ripartenza della scuola, agenzia educativa che sta alla base di tutto il sistema sociale. Altro punto importante, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, che in questo momento particolare appare ancor più complicata. A questo proposito, l’apertura dei centri estivi e la prossima riapertura dei nidi appaiono strumenti che vanno incontro alle esigenze delle famiglie, anche se la spesa per i gestori, a parità di servizio, è doppia o tripla rispetto agli anni scorsi.