“Il Comune recepirà con massimo rigore le norme nazionali e svolgerà pienamente il proprio ruolo, nell’ottica della massima collaborazione istituzionale con Prefettura e Forze dell’Ordine. Se si applicano bene le norme e si mantengono comportamenti individuali e collettivi responsabili, si può continuare a far vivere la città senza bisogno di chiusure drastiche. Ci attendono mesi non facili. Servirà buonsenso, confronto e condivisione”.

Lo ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli durante la comunicazione sull’emergenza sanitaria da Covid-19 nel Consiglio comunale di giovedì 15 ottobre, ribadendo che “la priorità è la sicurezza e la tutela della salute pubblica, limitando al massimo l’aumento del contagio” e rinnovando con forza “l’appello al rispetto delle regole e all’assunzione della responsabilità”.
“Lo scenario che abbiamo davanti non è più quello di una discesa dei contagi – ha continuato il sindaco – Il Dpcm del 13 ottobre apre ufficialmente una nuova fase di attenzione e preoccupazione che è prima di tutto nei numeri reali del contagio in Europa e in Italia. I dati di contagi e ricoveri ospedalieri indicano infatti con chiarezza che in tutte le regioni italiane è in corso la cosiddetta “seconda ondata”. La sanità pubblica in Emilia-Romagna è stata potenziata ed è più pronta a reggere un secondo impatto; anche le capacità di tracciamento dei positivi sono decisamente più efficaci. Occorre continuare a investire e a rafforzare non solo la rete ospedaliera, ma anche quella socio-assistenziale e territoriale”.
Ricordando che “tutti noi, che inevitabilmente dobbiamo convivere con il virus che dopo l’estate ha ricominciato a circolare, abbiamo scommesso sulla responsabilità e sulla capacità del rispetto delle regole e con questa ratio sono state riaperte le scuole e le attività pubbliche e private” Muzzarelli ha quindi sottolineato: “Sono convinto che la nettissima maggioranza degli italiani e dei modenesi si dimostrerà responsabile; pronta ad affrontare questi nuovi sacrifici per evitare scelte ancora più impattanti per tutelare la salute pubblica. Non ci possiamo permettere di abbassare livello di attenzione, perché non ci possiamo permettere altri lockdown generalizzati. Bisogna scongiurare una ‘pandemia sociale ed economica’. Per questo il Governo ha giustamente deciso di intervenire ora, dopo un confronto con le Regioni che sappiamo essere stato anche complicato e duro su alcuni aspetti”.
Per quanto riguarda Modena, questi i dati dell’Ausl aggiornati al 14 ottobre: 5.416 i casi in provincia di Modena dall’inizio della epidemia; 489 le persone decedute; 4.265 i guariti; 662 le persone con malattia in corso di cui 41 ricoverati in ospedale e 621 sono in isolamento domiciliare; 1075 i soggetti in quarantena (contatti stretti di Covid positivi o rientrati da aree a rischio). Per quanto riguarda il territorio comunale di Modena, i casi dall’inizio dell’epidemia sono stati 1.457 con 110 deceduti, 1.072 sono guariti e 275 con malattia in corso.
L’aumento dei nuovi positivi si è significativamente accentuato da ottobre e in particolare nell’ultima settimana; è dovuto in parte all’aumento del numero di tamponi eseguiti, ma anche all’aumento della percentuale di tamponi positivi. Sono principalmente focolai familiari, nei luoghi di lavoro e negli ultimi giorni nelle Cra.
La quarantena e i test sono cruciali per frenare il contagio. Al 12 ottobre erano stati eseguiti oltre 20 mila tamponi a domicilio e oltre 48mila con i drive through.
Dopo aver sintetizzato le disposizioni del nuovo Dpcm soffermandosi in particolare sulle norme per le attività di bar e ristoranti, ha rinnovato a imprese ed esercizi pubblici la disponibilità dell’amministrazione al confronto. Il sindaco ha inoltre ricordato l’attività della Polizia locale per garantire le normali attività di sicurezza e, al tempo stesso, i controlli del rispetto delle norme per la prevenzione dei contagi. Dall’1 giugno al 30 settembre le persone controllate sono state 649, 44 le sanzioni anti Covid; accanto a un’importante attività informativa e di sensibilizzazione, rivolta ad attività economiche e cittadini.
“Oltre alla salute – ha concluso il sindaco Muzzarelli – occorre avere ben presente che le disuguaglianze economiche e sociali create o accelerate dalla pandemia: devono essere la nostra principale preoccupazione per impostare l’azione politica ed amministrativa. Non è facile tenere assieme un ‘pensiero lungo’ di prospettiva e una gestione dell’emergenza, ma questo è ciò su cui i cittadini misureranno la politica. Serve quindi collaborazione, unità e alleanza per ricostruire e guardare al futuro. Sono convinto che Modena ha la storia, le risorse e le capacità per farcela anche questa volta”.

 

CRA, TAMPONI “A TAPPETO” A OSPITI E OPERATORI

Un capitolo significativo della comunicazione del sindaco Gian Carlo Muzzarelli sull’emergenza sanitaria da Covid-19, durante il Consiglio comunale di giovedì 15 ottobre, ha riguardato le Case Residenze Anziani del territorio modenese

Due le Cra in città dove sono stati accertati casi di Covid-19. Dopo la notizia delle prime positività, Ausl e Comune hanno predisposto immediati sopralluoghi nelle strutture interessate per verificare la situazione, dare indicazioni e attivare tutti gli interventi possibili per contrastare l’espandersi del contagio: sanificazione, isolamento dei casi, potenziamento degli operatori e della presenza infermieristica h24, corretto uso dei dispositivi di protezione, consumo del pasto in camera, sospensione delle visite e di nuovi inserimenti. Inoltre, l’Ausl ha attivato il potenziamento della presenza di un geriatra che collabora col medico della Cra e tutti gli utenti e gli operatori delle due strutture (che in passato non erano mai state interessate da casi di Covid 19) sono stati sottoposti a tampone dall’Ausl.

Alla Cra Villa Parco sono risultati positivi 37 dei 59 utenti e 7 operatori; alla Cra 9 Gennaio, sono positivi 13 dei 58 utenti e 6 operatori sottoposti a tampone, in questa struttura il focolaio è infatti limitato al nucleo di demenze senili.

Da questo mese l’Ausl ha programmato lo screening, attraverso tampone nasofaringeo, di tutti gli ospiti e gli operatori di tutte quante le Case residenza anziani con cadenza indicativa di 6-8 settimane.

L’importanza dello screening “a tappeto” è stata sottolineata anche nell’incontro che, il 30 settembre, il Settore Servizi Sociali, con l’assessora Roberta Pinelli, ha organizzato con i coordinatori delle 15 Cra accreditate, presente l’Ausl. L’incontro è servito anche per analizzare le criticità affrontate, mettere a punto buone pratiche e definire strategie per il contenimento del contagio. Punti salienti ribaditi sono stati inoltre: attenzione sulla sanificazione e sull’approvvigionamento costante dei Dpi, isolamento secondo quanto previsto dalle norme e attenzione alle visite dei parenti e al protocollo per i nuovi inserimenti, importanza dello screening periodico su personale e ospiti. Confermato inoltre l’impegno dell’Ausl nel proseguire la formazione a distanza rivolta a tutte le strutture residenziali sulle tematiche della Prevenzione e controllo dell’infezione nelle strutture residenziali.

Il 5 ottobre si è invece fatto il punto sui Centri Diurni Anziani nell’incontro di Comune e Ausl con i coordinatori: modalità organizzative delle attività e degli spazi, vincolo alla suddivisione in gruppi stabili di utenti non superiori a sette, protocolli di sanificazione dei locali e modalità di accesso al servizio, procedure per l’ingresso degli ospiti con misurazione della temperatura corporea, sanificazione delle mani e uso della mascherina sono i temi affrontati.

Infine, il 13 ottobre il Settore Politiche Sociali del Comune, per la tutela della salute degli ospiti, ha sospeso le visite dei parenti alla Cra Vignolese, a gestione diretta e ha scritto a tutti i gestori delle Cra per informarli di quanto disposto dal nuovo Dpcm  circa le limitazioni delle visite dei parenti alle sole situazioni autorizzate dalla Direzione Sanitaria della struttura, raccomandando la più rigorosa e scrupolosa osservanza di quanto previsto per il contenimento del contagio.

L’Azienda Usl, che ha organizzato una formazione a distanza rivolta a tutte le strutture residenziali per anziani ed adulti sulla “Prevenzione e controllo dell’infezione da sars-cov-2 all’interno delle strutture residenziali”, ha da parte sua ribadito l’importanza di aderire alle indicazioni della checklist di autovalutazione e a vigilare sul rispetto delle procedure e di promuovere la responsabilizzazione degli operatori continuando a prestare attenzione al proprio stato di salute; ha raccomandato l’uso scrupoloso dei Dpi adeguati segnalando eventuali difficoltà di approvvigionamento.

Infine, è stata istituita una task force composta da professionisti del Comune e dell’Azienda Usl con il compito di valutare le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 poste in essere da ogni Cra. Il gruppo, che si è riunito il 14 ottobre, ha controllato ed analizzato la documentazione inviata e per alcune Cra ha disposto sopralluoghi e ulteriori approfondimenti.