Recuperare la ex “Corte di Fossoli” con un progetto socio-urbanistico da 13 milioni, che il Comune è intenzionato a candidare al “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare” del Ministero delle Infrastrutture: il primo atto, deliberato dalla Giunta, è raccogliere manifestazioni d’interesse per “attività sociali di servizio alla persona, connesse a qualificate e innovative politiche abitative integrate”, al fine di cercare soggetti privati da coinvolgere, come prevede il regolamento ministeriale (le modalità saranno pubblicate a breve sul sito del Comune).

L’area al centro dell’articolato progetto è quella fra le vie Mar Nero, Mare di Barents, Mar di Norvegia e Mare del Nord: sette edifici – un tempo adibiti a stalle, fienili, caseificio, ricovero attrezzi e abitazioni – per oltre seimila metri quadri di superficie coperta, su un’area complessiva di 18.200 metri.

«Si tratta di un progetto innovativo e di grande respiro – spiega Riccardo Righi, Assessore all’Urbanistica (foto)– destinato a recuperare un complesso che è anche un pezzo di storia, per le sue caratteristiche architettoniche legate all’economia agricola che per secoli ha caratterizzato il nostro territorio. Una corte era una piccola comunità, e noi crediamo, come già succederà per via Unione Sovietica, che si possa sposare la ristrutturazione urbanistica con un’impostazione “sociale” dell’intervento di recupero. Perciò serviranno partner con la voglia di sperimentare e affrontare insieme con l’Amministrazione Comunale nuove sfide come questa».

Aggiunge Tamara Calzolari, Assessore ai Servizi Sociali: «Il Comune si candida a un progetto che valorizza i servizi a beneficio dei cittadini fragili: ritengo che siano sempre opportunità da cercare di cogliere per migliorare costantemente i servizi per la comunità».