In tempo di Covid le assemblee pubbliche si svolgono a distanza, ma non per questo risultano meno partecipate. Lunedì 25 gennaio sul canale Facebook “Cavriago on Air”, la web tv del Comune di Cavriago , si è svolto il primo appuntamento di un processo di partecipazione su cui l’Amministrazione cavriaghese crede e punta non solo per la riqualificazione di uno dei quartieri più antichi del paese, ma anche per diffondere una modalità nuova di comunicazione e relazione.

80 persone hanno seguito la diretta; in tanti hanno fatto domande e si sono dichiarate interessate al progetto. Il Comune ha nel frattempo attivato la casella di posta elettronica dedicata (impatto.sannicolo@comune.cavriago.re.it) e aperti un profilo instagram im_patto_sannicolo per accogliere ricordi, idee, proposte, suggerimenti sul quartiere e una pagina Facebook “Im-Patto” per tenere aggiornate le persone su tutto il processo di rigenerazione in atto.

E’ inoltre pubblicato sul sito del Comune di Cavriago in italiano, inglese, francese e arabo un questionario che aiuterà a capire come gli abitanti vivono e percepiscono il proprio quartiere. Compilarlo richiede solo 10 minuti https://www.comune.cavriago.re.it/news/sannicolo/

“L’obiettivo del processo è quello di scrivere un Patto di Comunità tra amministrazione e cittadini,” dichiara la Sindaca Francesca Bedogni, “un patto in cui individuare le strategie e le azioni necessarie per rigenerare San Nicolò e renderlo un quartiere accogliente, dinamico, vivace e sicuro.”

Possono partecipare al progetto chi risiede a San Nicolò, chi svolge un’attività nel quartiere, chi è anche solo interessato al percorso. Si può partecipare a titolo personale o perchè si rappresenta un’associazione, un gruppo informale di cittadini, un ente o un’attività commerciale.

“Per me è stata una conferma il senso di attaccamento a San Nicolò e la voglia di partecipare di tanti cittadini, di chi vive ancora lì e di chi ormai abita altrove. Durante l’assemblea di lunedì è stato citato spesso il cuore da chi ha commentato in diretta” continua la sindaca di Cavriago. “Sì è parlato di luoghi unici che devono essere riqualificati con la collaborazione di tutti, perché la bellezza genera bellezza, perché abbiamo sempre più bisogno di posti da frequentare, a cui affezionarci, in cui vivere e non sopravvivere. È alta l’attenzione per i giovani e per chi giovane non lo è più, c’è voglia di coinvolgere più persone possibili in modo positivo e costruttivo. Tra i tanti c’è anche chi inevitabilmente diffida, c’è però anche chi chiede marciapiedi e più illuminazione, chi la riprogettazione delle aree verdi, chi la ristrutturazione degli edifici privati che rischiano di crollare. C’è inoltre tanta voglia di bene comune e di partecipazione alle decisioni.

Questa è la Cavriago che riconosco ogni volta che si apre una sfida nuova”.