TORINO (ITALPRESS) – La Fondazione Compagnia di San Paolo erogherà mezzo miliardo di euro fino al 2024 per il Nordovest. L’ente torinese, primo azionista di Intesa Sanpaolo con il 6,11%, l’ha annunciato presentando il nuovo piano d’impresa che si concluderà con il secondo mandato dell’attuale presidente Francesco Profumo, che è a capo anche dell’Acri, l’associazione delle fondazioni bancarie. Solo nel 2021, nonostante il blocco dei dividendi imposto dalla Bce alle banche, la Compagnia erogherà 155 milioni, in linea con quanto fatto negli ultimi anni, l’anno passato sono stati erogati 168 milioni per 1086 progetti. Anche se il blocco delle cedole dovesse proseguire per l’esercizio corrente, la Compagnia conferma grazie al Fondo stabilizzazione erogazioni il suo impegno sul territorio. Una boccata d’ossigeno sia per il terzo settore, il mondo culturale e filantropico del Nord Ovest, che sta pagando un conto molto salato durante questa pandemia. “L’insieme delle politiche pubbliche, con particolare riferimento al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sarà un riferimento della nostra azione” ha spiegato il presidente Profumo, parlando durante la presentazione on-line del piano quadriennale, cui hanno preso parte tra gli altri l’ex presidente della corte costituzionale Marta Cartabia, e il ceo di Intesa Sanpaolo. “Oggi se l’Italia può disporre oggi di un’azienda bancaria di successo – ha spiegato nel suo intervento il ceo di Intesa Sanpaolo Carlo Messina – che rappresenta il pilastro dell’economia reale e sociale del Paese, è merito delle fondazioni nostre azioniste. Ma ci sono delle potenzialità prospettiche, al di là dell’ammontare significativo di dividendi che abbiamo distribuito nel corso degli anni passati, e che torneremo a distribuire non appena la Bce allenterà le sue regole inserite per la pandemia. Oltre ai dividendi, c’è una visione strategica congiunta”. Due “assi cartesiani” definiscono il piano. Su un asse sta l’aumento della domanda di sostegno e assistenza, sull’altro asse si colloca l’apertura di una finestra temporale limitata (2021-2026) nella quale saranno disponibili risorse del piano Next Generation Eu. La linea mediana d’intervento della Compagnia di San Paolo, si focalizza su saperi, wellbeing, opportunità, geografie, svolta green, digitale. Ciò si articolerà in un sistema di competenze, che comprende la Fondazione e i propri enti strumentali, le società partecipate come Fondaco, Equiter e Ream, ma anche l’affiancamento dei beneficiari nel dialogo e nell’attrazione di risorse, professionalità, investimenti, progettualità. “Nel nuovo piano strategico proponiamo ben 19 strumenti che vanno ad affiancare e massimizzare l’impatto delle erogazioni – ha spiegato Alberto Anfossi, segretario generale dell’ente – è quella che chiamiamo la nostra cassetta degli attrezzi, tutti derivati da sperimentazioni già realizzate negli ultimi anni, come, ad esempio, lo Sviluppo Organizzativo, le Erogazioni a fondo perduto o i Fondi filantropici, che vedono la Compagnia proporsi come una infrastruttura aperta per la gestione di donazioni o lasciti da privati interessati a realizzare una azione filantropica professionale, innovativa, efficiente e duratura nel tempo”.
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