Nel tardo pomeriggio di ieri, personale della Polizia di Stato è intervenuto un negozio sito in via Ferruccio Ferrari, dopo che sulla linea d’emergenza “113”  era giunta una segnalazione di disturbo al personale dipendente. Sul posto il personale della Polizia ha appurato che si trattava di un tentativo di furto in flagranza. Il personale di sicurezza della struttura comunicava agli agenti che all’interno del negozio vi era un uomo che aveva tentato di sottrarre della merce mediante l’utilizzo di un apposito carrello per la spesa. Quest’ultimo, era stato colto in compagnia di un altro individuo che era riuscito a fuggire dall’esercizio commerciale facendo perdere le proprie tracce.

L’autore del furto, identificato in un italiano classe ’67, veniva accompagnato negli uffici della Questura, mentre la merce asportata, per un valore pari a 848,40 euro, veniva riconsegnata alla direzione del negozio. Visti anche i numerosissimi precedenti penali per reati contro il patrimonio tutti della stessa indole, il fermato veniva tratto in arresto per tentata rapina impropria in concorso.

Nel primo pomeriggio di ieri, invece, gli agenti della Polizia di Stato, durante i servizi appositamente previsti in ambito di prevenzione generale e soccorso pubblico, mentre transitavano in viale Umberto, procedevano al controllo di due uomini, cittadini georgiani, che a bordo di velocipedi si aggiravano tra le case. Durante il controllo i due venivano colti in atteggiamenti di evidente nervosismo e di insofferenza, tanto che gli agenti operanti approfondivano le opportune verifiche sul posto volte ad appurare la liceità della loro presenza.

In seguito ad accertamenti, gli agenti rinvenivano nelle tasche del giubbotto di uno dei due, cittadino georgiano classe 1984, numerosi attrezzi da scasso tra cui tenaglie e tronchesi,  oggetti di cui l’uomo non forniva alcuna motivazione plausibile per giustificarne il porto e pertanto sottoposti a sequestro. Lo straniero, accompagnato in Questura, veniva compiutamente identificato risultando gravato da numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.

Al termine dell’attività l’uomo veniva deferito all’autorità giudiziaria per porto ingiustificato di armi o oggetti atti ad offendere. Gli veniva anche contestata l’inosservanza delle disposizioni di cui al vigente dpcm e pertanto sanzionato per violazione della normativa anti covid-19.