Si avvia verso l’esito la vicenda dei finanziamenti regionali per lo sviluppo di Eon Reality Italia, azienda appartenente al Gruppo Eon Reality Inc, che nel dicembre del 2017 si era aggiudicata contributi attraverso un bando della Regione Emilia-Romagna per l’attrazione di investimenti in settori avanzati di industria 4.0. Dopo la revoca del finanziamento regionale, avvenuta il 23 aprile scorso, a causa di ritardi e difformità per la realizzazione del piano industriale di investimenti e crescita occupazionale, scaduti i 30 giorni la Regione ha notificato l’ingiunzione di pagamento. L’azienda dovrà restituire 7.051.402 euro (il contributo concesso di 6.195.219,74 euro più gli interessi di 856.182 euro).

La Regione lo ha ribadito nell’incontro del tavolo regionale, richiesto dai sindacati, avvenuto oggi in videoconferenza alla presenza dell’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, del sindaco di Casalecchio, Massimo Bosso, dell’avvocato Simone Masotto, del Ceo di Eon Reality, Mats Johansson, e dei rappresentanti di Città Metropolitana e Fiom-Cgil Bologna.

Il piano di sviluppo di Eon Reality Italia era stato sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna con un contributo di oltre 6,3 milioni su una spesa complessiva di 24,3, tramite il bando Por Fesr 2014-2020 per l’attrazione di investimenti in settori avanzati, in particolare riguardanti l’industria 4.0, big data, intelligenza artificiale, realtà virtuale aumentata. L’azienda si era impegnata ad assumere 160 addetti e realizzare un’infrastruttura di ricerca a disposizione di imprese e comunità scientifica per offrire tecnologie, servizi e competenze per la ricerca industriale nel settore.

Un piano disatteso e che ha portato all’atto di revoca dei finanziamenti da parte della Regione.

“Non avete rispettato le condizioni del bando né dal punto di vista degli investimenti di prodotto su cui vi eravate impegnati, né della responsabilità sociale- ha affermato l’assessore Colla rivolto all’azienda-, dal momento che dovevate assumere 160 lavoratori di cui 80 entro il 31 dicembre 2020 e invece sono stati al massimo una quindicina, o meno ancora secondo il sindacato. Non c’è stato inoltre alcun accordo discusso con la Regione per ridurre la crescita occupazionale e modificare l’impegno assunto, ma solo una proroga concessa dalla Regione a causa dell’emergenza Covid e valida per tutte le imprese”.

L’amministratore delegato di Eon, facendo presente che la revoca del contributo regionale metterebbe in crisi l’azienda e pregiudicherebbe la continuità dell’attività, ha proposto oggi di concentrare l’investimento su una piattaforma per l’apprendimento di studenti e lavoratori, come strumento educativo da adeguare alle necessità del cliente per fare formazione.

Ma l’interesse della Regione, ha ribadito Colla, era “l’investimento sui big data e sulla realtà aumentata per il sistema delle imprese regionali, che portasse all’industrializzazione di prodotto”.

“Abbiamo ottime relazioni con lo Stato della California, con cui abbiamo sempre avuto un rapporto improntato alla massima serietà- ha continuato l’assessore-: comunicheremo il comportamento che state tenendo nella nostra Regione dopo che vi è stata data fiducia e l’erogazione in pochi mesi di quanto promesso. Si tratta di soldi pubblici, controllati dalla Corte dei Conti e la distrazione di risorse ha rilevanza penale- ha ricordato-, pertanto la nostra ingiunzione è finalizzata a recuperare i finanziamenti erogati visto il grave inadempimento dell’azienda rispetto agli impegni assunti”.

“Inoltre- ha concluso Colla-, non escludiamo di procedere anche per danno arrecato a questa Giunta, oltre a chiedere conto ai componenti del Cda per sleale relazione istituzionale. Per quanto ci riguarda la strada è segnata, la sede decisionale è quella giudiziaria. Siamo abituati a vigilare sull’utilizzo dei soldi pubblici”.

 

Le motivazioni della revoca

La Regione aveva più volte riscontrato criticità in merito alla realizzazione del piano occupazionale e dell’investimento, sollecitando un confronto con l’azienda. Non avendo avuto risposta, aveva richiesto all’azienda formalmente nel febbraio 2021 di trasmettere entro 10 giorni la documentazione che attestasse le modalità di conseguimento degli obiettivi occupazionali e la conformità dell’investimento alla normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato. L’azienda ha risposto (il 2 marzo 2021) di non essere in grado, per motivi organizzativi, di soddisfare le richieste della Regione, chiedendo più tempo. L’Amministrazione regionale ha constatato (il 19 marzo) che la documentazione richiesta sarebbe dovuta essere già in mano all’azienda in ragione di precedenti richieste e in quanto oggetto di dichiarazioni presentate dal beneficiario e degli adempimenti previsti dall’Accordo. Da qui la Regione ha proceduto alla formalizzazione del preavviso di revoca del finanziamento per mancata ottemperanza agli impegni occupazionali assunti dall’impresa e per utilizzo delle agevolazioni diverso dalla destinazione che ne ha motivato la concessione (nello specifico, Eon non è stata in grado di attestare la conformità dell’investimento alla normativa comunitaria relativa alla tipologia di agevolazione concessale).

Eon ha chiesto di essere ascoltata, ma all’invito della Regione del 9 aprile non si è presentata e successivamente ha scritto (il 30 aprile) affermando che l’attività dell’azienda è in linea con le finalità del bando.

Inoltre, Eon ha comunicato alla Regione la decisione unilaterale di sospendere la collaborazione con la Fondazione Fitstic (Istituto Tecnico Superiore Tecnologie Industrie Creative) “prima dell’estate”, mentre era in atto una convenzione di partenariato per la realizzazione di un percorso formativo per la progettazione e realizzazione di sistemi di realtà aumentata e virtuale. Per questa iniziativa erano stati assegnati a Eon Reality 134mila euro. Infine, l’azienda ha dato comunicazione all’Università di Bologna che non intende partecipare alla II edizione del Master in Innovation in eXtended Reality (Mixr), anche questa azione inizialmente prevista.