“Chiediamo di sapere se l’assessore Ruini sia o meno in possesso del green pass, lo chiediamo per la nostra salute e per il rispetto delle leggi – afferma il membro della segreteria Pd di Sassuolo Filippo Simeone -. ’Per partecipare è necessario essere in possesso del green pass’, così recita il volantino comunale per invitare i cittadini di Sassuolo a partecipare agli incontri di quartiere. Finalmente, dopo le varie polemiche intorno all’utilizzo della certificazione verde, speravamo, come Pd Sassuolo, che la scelta del Comune andasse verso un riallineamento con le norme statali e che con ogni probabilità l’assessore Corrado Ruini non ci sarebbe stato in ossequio alle sue idee più volte ripetute. Con mia sorpresa, però, quando mi sono recato in Sala Biasin mi sono accorto della presenza dell’assessore.

Le questioni, quindi, sono due: o l’assessore Ruini è rinsavito e si è vaccinato (o ha fatto un tampone molecolare) ottenendo il green pass per partecipare; oppure ci troviamo davanti a una grave violazione delle norme di contenimento del virus Covid-19. Delle due l’una: o l’assessore è un ipocrita che condivide sui social notizie fuorvianti e di incitamento contro l’utilizzo del green pass, ma alla fine nella vita reale, fuori da Facebook, è in regola, oppure l’assessore e la giunta hanno messo potenzialmente a rischio la salute di noi cittadini presenti e hanno violato una norma della Repubblica Italiana che pone multe fino a mille euro sia per il singolo cittadino senza green pass sia per il gestore. Addirittura quest’ultimo rischia la chiusura dell’esercizio stesso, in tal caso si tratta del comune di Sassuolo in quanto eravamo in una sala comunale.

Il sindaco Menani aveva già difeso il suo sodale Ruini perché ‘la libertà di pensiero va tutelata’, disse (senza rispondere però al merito della questione sollevata dalla nostra capogruppo Mimma Savigni), ma di fronte a una violazione palese di norme statali, queste frasi di circostanza sono inutili.

Vogliamo quindi sapere se l’assessore Ruini fosse in possesso del green pass in quella riunione e soprattutto se lo avrà in occasione delle prossime.

Sarebbe ancora peggio che il certificato da esibire fosse solamente per i cittadini e non per i membri della giunta, come se fossero in possesso di qualche immunità politica e amministrativa. Personalmente ritengo che tutti i politici e a maggior ragione chi ricopre un incarico pubblico dovrebbero dare il buon esempio e onorare il proprio ruolo al massimo, ma se fosse vero che l’esibizione fosse solo per i cittadini ci troviamo davanti a un esempio perfetto di quello che descriveva Orwell ne ‘La fattoria degli animali’ con la celebre frase: ‘Tutti gli animali sono uguali. Ma alcuni sono più uguali di altri’. È questa l’idea della giunta: essere sopra la legge? Essere sopra i cittadini di Sassuolo? Spero di no. Interessante è anche la compattezza di facciata della maggioranza o almeno così si intende dalle parole del sindaco Menani, ma non vi è certezza che veramente sia così. Nessun altro assessore o assessora si sono spesi a supporto di Ruini. Sarà perché non sono realmente compatti? Da notare che Forza Italia da sempre è stata a favore dei vaccini e del green pass, addirittura Tajani, il presidente di FI, ha dichiarato che esso è ‘una grande opportunità per tutelare la nostra salute, quella delle nostre famiglie e dei nostri concittadini”. Parole simili sono state spese anche da Mara Carfagna. Forza Italia Sassuolo nelle persone dell’assessore Malagoli e dei consiglieri Severi e Capezzera accettano che un proprio assessore sia un no-green pass e che screditi l’importanza della scienza in questo contesto difficile? E gli altri membri della giunta e del consiglio comunale?

Come sempre noi del Pd Sassuolo vigileremo sul rispetto delle norme per il bene di tutti i cittadini, anche di chi la pensa diversamente da come certifica la scienza, perché non siamo più nel campo delle opinioni personali, ma nel rispetto delle leggi per la tutela della salute collettiva”.