Primo giorno di green pass obbligatorio senza intoppi alla Provincia di Reggio Emilia. Sul centinaio di controlli effettuati fino alle 14 ai due accessi della sede principale a Palazzo Allende e di quella distaccata in corso Garibaldi 26, tutti sono infatti risultati in regola rispetto al Decreto legge 127/21 e ai vari provvedimenti che hanno reso obbligatoria da oggi, per il lavoro pubblico e privato, la certificazione verde Covid-19.

Le verifiche – oltre ai dipendenti che hanno in massima parte timbrato tra le 7.30 e le 9 – hanno interessato anche tutti coloro, tranne gli utenti, che per ragioni di lavoro sono entrati nelle due sedi della Provincia. Nel numero dei controlli effettuati, che non hanno comportato code o ritardi nell’inizio del lavoro, non rientrano ovviamente i dipendenti in servizio all’esterno (come gli operatori stradali), quelli assenti per varie ragioni (malattia, ferie, permessi) e coloro che erano oggi operativi in smart working, non svolgendo attività di sportello o di ricevimento degli utenti.

 

Nessun problema nemmeno  all’Unione Tresinaro Secchia. “La macchina organizzativa predisposta per tempo, d’intesa con il presidente Nasciuti, grazie alla collaborazione dei colleghi a partire dai dirigenti ha funzionato senza intoppi, garantendo ovunque il rispetto dell’obbligo di greenpass, senza creare disagi per il personale o ritardi nell’attività degli uffici”, conferma il direttore operativo dell’Unione Federica Manenti.

Complessivamente sono stati infatti quasi 150 i controlli effettuati nelle 15 sedi dell’Unione Tresinaro Secchia sparse nei comuni di Baiso, Casalgrande, Castellarano, Rubiera, Scandiano e Viano. Tutti sono risultati in regola rispetto al Decreto legge 127/21 e ai vari provvedimenti che hanno reso obbligatoria da oggi, per il lavoro pubblico e privato, la certificazione verde Covid-19.

La maggior parte dei controlli ha riguardato, ovviamente, i dipendenti dell’Unione, tra Polizia locale, servizi sociali, stazione unica appaltante, segreteria generale, servizio informatico, settori organizzazione e finanziario. In totale 130 persone, dalle quali vanno ovviamente tolte quelle oggi assenti per malattia, ferie o permesso oppure impegnate in smart working, non svolgendo attività di sportello o di ricevimento degli utenti. Oltre ai dipendenti, il controllo del greenpass ha interessato anche una ventina di persone (utenti esclusi) che per ragioni di lavoro sono entrate nelle sedi dell’Unione Tresinaro Secchia.