Dopo un tempo a tratti sembrato infinito in cui tutto il mondo dello spettacolo e della cultura ha saputo stare al suo posto attendendo (non senza grandi sofferenze), la ripresa delle attività e degli spettacoli, anche la finale dell’ottava edizione del Premio Nazionale Pierangelo Bertoli è andato in scena finalmente.

Un teatro aperto e pieno a Modena (finalmente) per assistere a una serata di musica e parole sapientemente selezionate dal duo Alberto Bertoli e Riccardo Benini direttori artistici di una manifestazione divenuta una tra le tre più importanti del settore a livello nazionale.

Otto finalisti nazionali che dopo aver presentato i loro inediti mai come in questa edizione di un respiro ampio in ambito cantautorale si sono misurati come da regolamento anche con un brano a scelta dal vasto repertorio di Pierangelo Bertoli.

A vincere quella che è in tutti i sensi una gara basata sul talento è stato Daniele De Gregori con il brano “Prima gli italiani”, ma non solo la sua vittoria si è registrata sul palco dello Storchi ieri sera.

A vincere anche la determinazione di Riccardo Benini nel resistere e credere in questo premio (destinato a crescere sempre più) e la passione e il talento di Alberto Bertoli capace di tenere artisticamente testa, nel senso buono del termine, a un Roby Facchinetti (premio Pierangelo Bertoli 2020/21) e la sua incredibile voce. Il duetto su “Uomini soli” ha letteralmente lasciato senza parole tutto il teatro che da poco aveva ripreso a respirare dopo l’apnea emozionale con la quale ha seguito la magica versione acustica di “Chiama piano” eseguita da Diodato e ancora prima una “Sera di Gallipoli” inedita e rivisitata dal maestro Enzo Avitabile (premio Italia d’oro). Andrea Barbi impeccabile “macchina da guerra” come sempre.

Bravi tutti.

(Claudio Corrado)