Ieri sera intorno alle 20:30, personale della Squadra Volanti è intervenuto in via via Tassoni a Reggio Emilia su richiesta di una donna che asseriva di essere inseguita dall’ex compagno. Quest’ultima, in continuo contatto con la Sala Operativa, riferiva di trovarsi su via Tassoni a bordo della sua autovettura unitamente all’attuale compagno – X.A. 30enne di nazionalità albanese – seguita dall’auto in uso all’ex, una Fiat Punto di colore nero.

Poco dopo gli operatori intercettavano l’auto su cui era la donna, sulla stessa via Tassoni, la quale riferiva che la Punto nera condotta dall’ex compagno (un 31enne di nazionalità italiana), si era dileguata poco prima. La coppia dichiarava che precedentemente, mentre percorreva via Tassoni, era stata inseguita dall’auto dell’ex compagno che gli aveva bloccato la strada imponendogli di fermarsi. Sceso dalla vettura brandendo un oggetto di ferro, l’ex compagno avrebbe colpito l’auto della donna infrangendo prima il finestrino lato guidatore e poi il parabrezza. I due sarebbero riusciti a fuggire lungo via Tassoni in direzione di Albinea. L’inseguimento è poi continuato verso Reggio Emilia centro, direzione dalla quale sono giunte le pattuglie.

Mentre gli agenti chiedevano contezza alla donna e all’attuale compagno di quanto accaduto, sopraggiungeva la vettura con a bordo l’ex, B.C., il quale con fare aggressivo scendeva dall’auto dirigendosi verso la coppia, incurante della presenza degli operatori intervenuti. Invitato più volte a ritrovare la calma e ad indietreggiare, l’uomo perseverava con la propria condotta aggressiva, continuando ad inveire nei confronti del X.A. e gli operatori, cercando in tutti i modi di raggiungere fisicamente la coppia. Nonostante la presenza di più operatori di Polizia, l’ex compagno proferiva svariate minacce di morte nei confronti di X.A.

B.C., privo di qualsivoglia documento di riconoscimento, veniva quindi accompagnato presso gli Uffici della locale Questura per una compiuta identificazione e per i dovuti accertamenti del caso. Al termine degli accertamenti veniva arrestato per i reati di cui agli artt.612 bis cp e 337 cp e deferito in stato di libertà per violenza privata, danneggiamento aggravato e porto di oggetti atti ad offendere.