Nuova strategia di crescita per Iren per affermarsi come partner di riferimento per le comunità nell’evoluzione necessaria dei prossimi anni grazie all’elevata qualità dei servizi offerti. Decarbonizzazione, elettrificazione dei consumi, economia circolare ed efficienza energetica sono alla base del piano industriale che prevede la crescita degli investimenti, pari a 12,7 miliardi di euro in 10 anni, e della marginalità generata con un EBITDA atteso pari a 1,8 miliardi di euro (+870 milioni rispetto al 2020).

Highlight economico-finanziari
▪ EBITDA: 1,8 miliardi di euro al 2030 (+870 milioni rispetto al 2020) con un cagr del 7% grazie a crescita organica, consolidamento e sinergie
▪ Investimenti lordi complessivi: 12,7 miliardi di euro
▪ Posizione finanziaria netta/EBITDA: 2,5x al 2030
▪ Utile netto di Gruppo: circa 500 milioni di euro al 2030 (+270 milioni rispetto al 2020)
▪ Dividendo: conferma dividend policy fino al 2025 e a seguire pay-out ratio del 50-55%

Highlight industriali
▪ Investimenti Sostenibili: 8,7 miliardi di euro, pari all’80% degli investimenti organici in arco Piano
▪ Crescita organica: pari a 600 milioni di euro di EBITDA, supportata da tutte le aree di business e sostenuta da investimenti nelle reti, volti a massimizzare qualità ed efficienza dei servizi, nello sviluppo di fonti di generazione rinnovabili e nell’estensione del teleriscaldamento, nell’incremento della capacità di trattamento rifiuti, nello sviluppo del business di smart solutions e nella crescita dei clienti retail
▪ Crescita per linee esterne: 160 milioni di euro di EBITDA derivanti dal consolidamento di società già partecipate, dalla partecipazione alle gare gas e del servizio idrico integrato, dall’espansione in nuovi territori nella raccolta rifiuti e al netto di operazioni di cessione di assets non più core per Iren
▪ Sinergie: 120 milioni di euro di EBITDA, principalmente legate a iniziative di Performance Improvement, al netto dei costi emergenti legati al processo di digitalizzazione
▪ Assunzioni: previsto ingresso nel Gruppo di 7.000 lavoratori

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Il Consiglio di Amministrazione di Iren S.p.A. ha approvato il piano industriale al 2030.

Renato Boero, Presidente del Gruppo, ha dichiarato: “Il Piano Strategico al 2030 di Iren, focalizzato sulla crescita in ogni area di business, prestando particolare attenzione ai bisogni dei nostri territori, proietta questi ultimi in un percorso di crescita sostenibile il cui driver principale è la qualità dei servizi. Iren si pone come il partner preferenziale per cittadini e pubbliche amministrazioni per soddisfare le necessità e trovare soluzioni avanzate. A tal fine, si prevede un’accelerazione delle attività di crescita per linee esterne con operazioni di M&A o con il consolidamento di società già partecipate. Sono inoltre previsti 1,6 miliardi di euro in progetti legati all’innovazione e 600 milioni legati alla digitalizzazione dei nostri business. Iren, infatti, studierà l’applicazione di tecnologie abilitanti che favoriscano il processo di transizione energetica”.

Gianni Vittorio Armani, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo, ha dichiarato: “L’impianto strategico del nuovo piano industriale poggia le proprie basi su tre pilastri: transizione ecologica, la qualità del servizio e la territorialità. Grazie a 12,7 miliardi di investimenti, il Gruppo Iren sarà in grado di raddoppiare il proprio business ottenendo un EBITDA atteso pari a 1,8 miliardi di euro, grazie anche all’ingresso nel perimetro del Gruppo di 7.000 nuovi lavoratori. Nonostante la decisa accelerazione sul fronte degli investimenti, siamo confidenti di mantenere un’equilibrata struttura finanziaria che ci permetterà di offrire un’appetibile politica dei dividendi grazie alla robusta generazione di cassa”.

STRATEGIA
La strategia di crescita di Iren, estesa a 10 anni, è coerente con i principali macro-trend di settore ovvero la decarbonizzazione e lo sviluppo delle rinnovabili, l’economia circolare, l’efficienza energetica e la salvaguardia delle risorse naturali. L’ambizione di Iren è essere il partner di riferimento nel territorio, imporsi come leader nella transizione ecologica ed essere la prima scelta degli stakeholder per i massimi livelli di qualità del servizio offerto. Tale ambizione si basa su 3 pilastri strategici: la transizione ecologica con una progressiva decarbonizzazione di tutte le attività e il rafforzamento della leadership nell’economia circolare e nell’utilizzo sostenibile delle risorse, la territorialità con un’estensione del perimetro nei territori storici e l’evoluzione a partner di riferimento per le comunità ampliando il portafoglio di servizi offerti, la qualità attraverso il miglioramento delle performance e la massimizzazione dei livelli di soddisfazione dei clienti/cittadini.
Tale strategia industriale risulta essere fortemente integrata con la strategia di sostenibilità, che definisce target puntuali di medio e lungo termine. In particolare, quest’ultima, è sviluppata secondo le linee guida della transizione ecologica e della centralità delle comunità e delle persone ed articolata secondo 5 aree focus: decarbonizzazione, economia circolare, risorse idriche, città resilienti e persone. Gli investimenti previsti a piano sono volti all’ottenimento della certificazione ESG Science Based Target.

PIANO DEGLI INVESTIMENTI
Il nuovo piano industriale prevede un ammontare complessivo di investimenti pari a 12,7 miliardi di euro con un raddoppio degli investimenti medi annui rispetto al periodo 2015-2020, equamente distribuiti in arco piano.
Più del 70% degli investimenti cumulati sono destinati ai settori regolati o semi regolati, al fine di potenziare, ammodernare e digitalizzare i servizi a rete, con particolare focus sugli impianti di depurazione, di estendere il teleriscaldamento e di migliorare la qualità del servizio della raccolta rifiuti urbani con l’obiettivo di incrementare il recupero di materia in impianti propri.
Il 61%, pari a circa 7,7 miliardi di euro, è composto da investimenti di sviluppo, destinati a favorire la crescita dimensionale del Gruppo, sono relativi prevalentemente allo sviluppo delle rinnovabili, di impianti di selezione e trattamento, all’estensione delle reti di teleriscaldamento e ai progetti di smart solutions. A differenza dei precedenti piani industriali, sono stati inclusi gli investimenti per linee esterne pari al 14%, ovvero 1,8 miliardi di euro, e destinati al consolidamento di società partecipate, alla partecipazione alle gare gas e al completamento degli ATO nei quali Iren è incumbent. Infine, il restante 25%, pari a circa 3,2 miliardi di euro, è destinato ad investimenti di mantenimento.
Dal punto di vista della sostenibilità, 8,7 miliardi di euro, circa l’80% (~70% per la Tassonomia Europea) degli investimenti organici, sono indirizzati a progetti che concorrono al raggiungimento degli impegni presi nelle 5 focus aree individuate, in particolar modo per supportare la resilienza delle città e per progetti di decarbonizzazione.