Si chiamava Giuliano Davoli. Era un cittadino molto legato alla comunità in cui viveva, tanto che, al momento della sua morte, ha lasciato in eredità ad Asp Opus Civium un’abitazione al civico 1 di via Fosse Ardeatine. Ed è grazie a questo generossisimo lascito se oggi l’azienda di servizi alla persona e il Comune di Castelnovo di Sotto hanno potuto progettare la realizzazione del nuovo Centro Diurno, i cui lavori sono iniziati nel mese di ottobre.

Purtroppo, a seguito della pandemia, non è momentaneamente possibile riaprire i centri diurni con spazi e servizi condivisi con le case residenza anziani, come è sempre accaduto tra il centro diurno e la casa di riposo castelnovese. Quindi per superare questa situazione e considerata l’esigenza di effettuare, nei prossimi anni, importanti lavori di completa riqualificazione della struttura che ospitava il servizio in via Conciliazione, si è deciso di intervenire sullo spazio lasciato da Davoli. La struttura, in prossimità del centro diurno, ospita già al primo piano il servizio Damiel e, al piano terra, accoglierà il nuovo centro diurno. Il costo per l’opera ammonta a 120mila euro, che Asp finanzierà sempre grazie all’eredità del signor Davoli. Il nuovo centro diurno sarà operativo a inizio 2022.

“Stiamo mettendo mano a un servizio molto richiesto dalla nostra comunità, che necessitava di spazi più idonei per accogliere i nostri anziani”, spiega il sindaco Francesco Monica.