Una panchina rossa per sensibilizzare i cittadini sul tema della violenza alle donne. È stata installata all’ingresso del centro servizi della Cisl Emilia Centrale, in via Rainusso 86-88 a Modena (palazzo Europa).

L’iniziativa giunge dopo la tragica sequenza della settimana scorsa (cinque donne uccise tra Modena e Reggio) e alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999 e che si celebra domani – giovedì 25 novembre.

«L’ingresso del nostro centro servizi è un vero e proprio spazio pubblico. I nostri uffici, infatti, – spiega la segretaria generale della Cisl Emilia Centrale Rosamaria Papaleo – sono frequentati ogni giorno da centinaia di persone di ogni età, nazionalità ed estrazione sociale. La panchina rossa è un piccolo, ma tangibile segno che indica un’assenza nella società causata dalla violenza.

Prima che un uomo decidesse di porre fine alla sua vita, in quel posto al cinema, a scuola, sul lavoro, in autobus, nel parco c’era una donna.

Sulla panchina abbiamo messo una targhetta con il numero gratuito 1522 (telefono antiviolenza e stalking) perché vogliamo invitare le donne a rompere il muro di silenzio che troppo spesso le opprime e denunciare ogni forma di violenza che subiscono».

Il numero delle chiamate valide al 1522, sia telefoniche sia via chat, anche nel secondo trimestre 2021 è continuato ad aumentare rispetto al precedente trimestre, anche se in maniera contenuta: 8.508 chiamate valide (+6,7%), mentre le vittime hanno registrato un lievissimo calo (4.243 vittime, -1,5%).

«Di violenza sulle donne non si parla mai abbastanza – aggiunge Rossana Boni, segretaria aggiunta del sindacato pensionati Fnp Cisl Emilia Centrale – Le donne continuano a morire ogni giorno per mano di uomini che non conoscono la parola rispetto. Un uomo che arriva a commettere certe azioni non sta bene.

Poi ci sono anche le donne che troppo spesso confondono sentimenti negativi con il “troppo amore”. In realtà il “troppo amore” non esiste, mentre esistono le percosse, i lividi – sulla pelle e sull’anima – le offese e ingiurie, le violenze sessuali e psicologiche, le accuse e distorsioni della realtà che ne manipolano il senso, le persecuzioni e lo stalking».