Il Piano di revisione ordinaria delle partecipazioni societarie del Comune di Reggio Emilia per il 2021 è stato approvato stasera dal Consiglio comunale su proposta del sindaco Luca Vecchi.

“Parliamo di un sistema complessivamente in buona salute economico-finanziaria, che ha garantito l’attuazione di progetti strategici per la città ed un’importante livello occupazionale, con circa 500 dipendenti, senza contare Iren – ha detto il sindaco, presentando la delibera – Si tratta di società soggette a costante monitoraggio dagli uffici dell’Amministrazione comunale deputati a questa attività. Se non avessimo indirizzato la realizzazione di alcune progettualità alle partecipate, in una stagione di blocco tourn over e di altre fori limitazioni per la Pubblica amministrazione, non avremmo potuto sviluppare politiche pubbliche fondamentali per la città”.

Riferendosi al tema più ampio della Holding comunale, che comprende anche organismi partecipati che non rientrano nella Revisione odierna, il sindaco ha poi fatto riferimento, riguardo all’importanza strategica delle partecipate, a Farmacie comunali riunite (Fcr) e alla Asp Città delle Persone: “Fcr è fra le aziende più sane di Reggio Emilia, con zero debiti, sulle cui spalle è caricata una parte rilevante del nostro sistema di welfare. Ciò significa che reinveste in servizi per minori, non autosufficienza, disabilità, servizio educativo una parte consistente della propria redditività. Una marginalità che ottiene confrontandosi sul mercato con imprese private mentre, d’altro canto, si confronta con i bisogni, anche nuovi, e la spesa sociale della città. La nostra Asp, come tutte le Asp italiane, si è trovata a fare i conti con il calo delle entrate causa emergenza Covid e con una forte implementazione dei costi. Ha 700 dipendenti, una quindicina di strutture e circa 30 milioni di fatturato. La società non è indebitata e vanta una buona patrimonializzazione. La nostra attenzione al bilancio di Asp è costante e il nostro impegno non va nella direzione dell’esternalizzazione, come altri Comuni hanno fatto già 20 anni fa, ma di un impegno pubblico”.

La votazione ha avuto l’esito seguente: 20 favorevoli (Pd, Coalizione Civica, Reggio E’, Più Europa, Immagina Reggio); 8 contrari (Forza Italia, Lega Salvini premier, Fratelli d’Italia, Soragni di M5S); 1 astenuto (Bertucci di M5S).

 

IL PIANO APPROVATO – Il Piano di revisione ordinaria delle partecipazioni comunali si inserisce in un lavoro avviato alcuni anni fa a seguito della decreto legislativo 175 del 2016 (Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, cosiddetto decreto Madia) e conferma il mantenimento di 10 partecipazioni dirette in altrettante società e alla conferma delle 2 partecipazioni indirette.

 

In particolare, il provvedimento mantiene partecipazioni comunali dirette in:

·         Campus Reggio srl (100%);

·         Stu Reggiane Spa (70%);

·         Agac Infrastrutture spa (55,32%) per la quale sono in corso azioni di contenimento costi legati alle procedure relative al Derivato;

·         Reggio Children srl (51%);

·         Aeroporto di Reggio Emilia spa (44,35%);

·         Agenzia locale per la Mobilità e il Trasporto pubblico locale srl (38,55%);

·         Centro ricerche produzioni animali – Crpa spa (23,41%), società per la quale sono in corso valutazioni, insieme agli altri soci pubblici, sulla possibilità di trasformare la forma giuridica della società da spa in società consortile per azioni;

·         Lepida scpa (0,0014%);

·         Banca popolare Etica scpa (0,0203%);

·         Iren spa (6,42%)

e partecipazioni comunali indirette in:

·         Consorzio antincendio dell’Aeroporto di Reggio Emilia, a sua volta partecipato da Società Aeroporto per la quale il Comune detiene una quota indiretta pari al 22,07%;

·         Dinamica scrl partecipata da Crpa per la quale il Comune detiene una quota indiretta pari al 20,60%.

La norma stabilisce, quali i criteri per il mantenimento di partecipazioni in società da parte dell’Ente pubblico, che le società stesse rientrano nelle finalità istituzionali dell’ente, abbiano un numero di dipendenti superiore a quello degli amministratori, non svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, abbiano un fatturato medio superiore a 1.000.000 euro nel triennio precedente, non presentino perdite in 4 dei 5 esercizi precedenti.

Il Piano 2021 aggiorna infine le azioni in corso per Reggio Emilia Fiere srl in liquidazione (26,49%), Reggio Emilia Innovazione scrl in liquidazione (25,41%) e Piacenza Infrastrutture spa (22,13%):

·         Azione di cessione-alienazione quote di Piacenza Infrastrutture spa.

Come nel 2021, proseguiranno nel corso del 2022 i colloqui con il Comune di Piacenza in attesa di avere riscontri dalla Regione Emilia-Romagna e da Atersir in merito alle tempistiche della gara sul servizio idrico che coinvolgono la società e che potrebbero influire sugli scenari futuri della stessa.

La società Piacenza Infrastrutture, anche nel 2020, ha chiuso l’esercizio con un risultato economico positivo pari a 537.370 euro, che si aggiunge ai risultati positivi degli anni precedenti.

Il Comune si avvale anche per il 2021 delle norme del Tusp che sospendono – per le società partecipate che hanno prodotto un risultato medio in utile nel triennio precedente alla ricognizione – l’efficacia sino al 31 dicembre 2022 dell’obbligo di alienazione entro un anno dalla ricognizione straordinaria e che prescrivono una sanzione per la mancata alienazione nei termini.

·         Azione di liquidazione per Reggio Emilia Innovazione scrl

Nel corso del 2021 è continuata l’attività liquidatoria col pagamento dei creditori non ancora soddisfatti, ad eccezione di alcune posizioni ancora in corso di definizione. I liquidatori dichiarano che, allo stato attuale, è ragionevole ipotizzare che la liquidazione si chiuderà in bonis. L’iter liquidatorio, precisano i liquidatori, non potrà tuttavia chiudersi prima della fine del 2023 (decorso un quinquennio dall’inizio delle operazioni di cessione di azienda), in conseguenza delle responsabilità e manleve assunte in sede contrattuale nei confronti degli acquirenti dei rami aziendali.

·         Azione di liquidazione per Reggio Emilia Fiere srl

Con l’asta del 18 dicembre 2019 il complesso fieristico di Mancasale è stato aggiudicato al valore di 6.850.000. Nel marzo 2021 sono state cedute tutte le aree di proprietà della srl a Toano, come da convenzione urbanistica. Nell’asta del 13 ottobre 2021 sono stati ceduti parte dei lotti di Cavriago. I lotti nel comune di Reggio Emilia sono stati tutti venduti con decreto di trasferimento del 6 ottobre 2021.

In conclusione, rimane solo la vendita del lotto 8 di Cavriago dopodiché, una volta ceduti tutti i reliquati privi di valore, la liquidazione sarà terminata, presumibilmente entro il 31 dicembre 2022.

Il Consorzio Act, a cui aderisce il Comune di Reggio Emilia, ha approvato il piano di revisione periodica con atto del Cda del 30 novembre 2021. In tale atto è previsto il mantenimento di tutte le partecipazioni possedute al 31 dicembre 2020 (Til srl, Seta spa, Autobrennero spa e Tper spa). Nel corso delle precedenti revisioni, sono state realizzate la cessione di quote di partecipazione di Dinazzano Po e la liquidazione della società Tillease.

Il Comune di Reggio Emilia già da qualche anno ha ridotto, attraverso l’attuazione dei precedenti piani di razionalizzazione, le proprie partecipazioni societarie.

Si ricordano infatti la fusione per incorporazione di Mapre srl in Campus srl con l’attività di gestione del Mercato ortofrutticolo gestita da quest’ultima e la cessione delle quote azionarie della Cepim Interporto di Parma ai Comuni di Parma e Fontevivo.