Una cerimonia semplice e nel pieno rispetto delle normative sanitarie in vigore quella che si è svolta questa mattina a San Benedetto Val di Sambro in occasione del 37 ° anniversario dell’attentato al treno Rapido 904, conosciuto anche come la strage di Natale, a seguito del quale morirono 16 persone e 267 feriti.

Le morti, il sangue innocente, il terrore provocati dalla bomba che venne fatta esplodere sul treno rapido 904, sconvolsero il Natale del 1984 e costituiscono tuttora una lacerazione incancellabile nella coscienza civile del nostro Paese. Fu un attentato vile e spietato, un attacco eversivo alla Repubblica e alla convivenza democratica” ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato in occasione del 37° anniversario dell’attentato.

Nel corso della commemorazione di San Benedetto è stata deposta una corona di fiori nel cippo dedicato alla strage e subito dopo, Alessandro Santoni, sindaco di San Benedetto, ha dichiarato: “ancora oggi siamo a ricordare una delle tante, troppe, dolorose, tragiche ed ingiuste stragi, un ricordo che ogni volta risveglia interrogativi che si ripresentano regolarmente anche quando leggiamo o sentiamo di altri efferati analoghi accadimenti. Ciò che la società ci chiede per contrastare questi continui fatto, è di riscoprire e sviluppare il sentimento di comunità, che è un sentimento che unisce persone diverse e senza dividerle, un sentimento capace di rappresentare non solo la cura dei tanti mali che la affliggono, ma anche e soprattutto l’antidoto contro ogni forma di ostilità. La comunità in quanto tale richiama all’altruismo, alla capacità di venire incontro alle esigenze di chi ha bisogno di aiuto, ed allo stesso tempo di rendere forte e sicura la certezza della pena: chi sbaglia deve pagare, senza se e senza ma, anche questo ci insegnano il ricordo di stragi ed eccidi”.