La Squadra Mobile della Questura di Bologna e i carabinieri della Compagnia di Bologna Centro, nella giornata di mercoledì 19 gennaio hanno eseguito l’Ordinanza del GIP del Tribunale di Bologna che ha disposto l’applicazione del divieto di dimora nella città di Bologna nei confronti di due cittadini marocchini che avevano partecipato alla violenta rissa avvenuta in via Zamboni l’11 dicembre scorso.

Il provvedimento cautelare, su richiesta del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica del Tribunale di Bologna, è stato emesso all’esito di un’attività di indagine congiunta che ha visto il lavoro della Squadra Mobile della Questura e dei Carabinieri di Bologna, che ha portato in brevissimo tempo all’identificazione dei quattro partecipanti alla rissa, due cittadini marocchini e due filippini.

Sono state, in particolare, visionate le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona e sono stati ascoltati molti testimoni del fatto, riuscendo gli investigatori ad accertare con precisione la dinamica della rissa, scaturita per futili motivi, a seguito della quale un altro filippino, non indagato, colpito con una sedia alla testa, ha ricevuto lesioni giudicate guaribili in 14 giorni. Lo scontro aveva preso il via durante le fasi di deflusso dai locali presenti in zona, già sottoposti a provvedimento di chiusura subito dopo i fatti nel mese di dicembre.

I reati contestati dall’Autorità Giudiziaria sono rissa e lesioni aggravate e sostituzione di persona, in quanto è stato accertato che i due marocchini indagati avevano fatto ingresso nei locali mostrando dei green pass appartenenti ad altre persone.

La ricostruzione degli episodi delittuosi da parte della Squadra Mobile e della Stazione Carabinieri di Bologna, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha portato il GIP ad applicare a degli indagati la misura cautelare del divieto di dimora in città, provvedimento eseguito soltanto nei confronti di uno dei due, rintracciato in centro città a Bologna, mentre l’altro è attivamente ricercato.

Per tutti i quattro indagati il Questore della provincia di Bologna ha emesso provvedimento di divieto di accesso agli esercizi pubblici di via Zamboni per il periodo di un anno, emesso sulla scorta dell’attività della Divisione Anticrimine della Questura.