I Finanzieri del Comando Provinciale Modena, nell’ambito dell’attività di contrasto allo spaccio ed al traffico di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un uomo di origine nigeriane, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti specifici, trovato in possesso di una complessiva quantità di 820 grammi di sostanza stupefacente, strumenti e materiali per il taglio ed il confezionamento delle dosi e € 3.020 in contante.

Nell’ambito della stessa operazione i militari hanno anche denunciato a piede libero una donna di nazionalità peruviana per l’ipotesi di reato di sfruttamento dell’immigrazione clandestina, cui sono stati sequestrati proventi illeciti per € 3.250.

L’attività sviluppata dai Finanzieri del Gruppo Modena ha preso avvio dalla individuazione del cittadino straniero intento a spacciare in una zona limitrofa al centro storico di Modena. L’uomo, colto sul fatto, dopo il tentativo di sottrarsi al controllo dei militari, è stato raggiunto presso la propria dimora – un’abitazione concessa in sub-locazione da una donna di nazionalità peruviana – che veniva sottoposta a perquisizione.
L’accurato controllo dell’abitazione ad opera dei “Baschi Verdi “, eseguito con l’ausilio del fiuto di “Thor”, una delle due unità cinofile in forza alle Fiamme Gialle modenesi, ha consentito di rinvenire la sostanza stupefacente abilmente occultata fra le pentole della cucina. Nello specifico, sono stati rinvenuti e sequestrati 207,7 grammi di cocaina e 611,90 grammi di eroina variamente confezionate, diversi telefoni cellulari, bilancini di precisione ed una serie di strumenti e sostanze per taglio e confezionamento, oltre a denaro contante, per una cifra di € 3.020, considerato profitto del reato di spaccio.

Inoltre, la contestuale perquisizione personale del conduttore portava al rinvenimento di ulteriore denaro contante, pari a € 3.250, anch’esso sottoposto a sequestrato quale provento illecito dell’attività di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Il cittadino nigeriano è stato tratto quindi in arresto ed associato presso la casa circondariale di Modena, mentre la donna peruviana – conduttore del contratto di locazione dell’appartamento – è stata denunciata a piede libero per l’ipotesi di reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.