“A fronte dell’emergenza Ucraina ci si prospettano mesi di impegno straordinario visto che a un mese dall’inizio del conflitto non s’intravedono sbocchi positivi. Il lavoro delle strutture comunali è intensissimo e voglio ringraziare assessorati e uffici per quanto stanno facendo. Così come ringrazio i cittadini modenesi e il mondo dell’associazionismo per quanto stanno facendo sia sul fronte dell’accoglienza, sia su quello delle donazioni e aiuti”.

Lo ha affermato durante l’informazione sull’emergenza Ucraina di giovedì 24 marzo in Consiglio comunale, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli che ha sottolineato come in città anche nell’ultima settimana non sono mancate le prese di posizione a favore della pace e di sostegno al popolo ucraino. “Sul fronte della solidarietà si è mossa sia la politica sia la società civile, oltre che praticamente tutti i corpi intermedi del mondo economico e sociale”, ha detto precisando che dal punto di vista istituzionale, l’Amministrazione comunale ha aderito all’appello lanciato dalle Città Creative Unesco: la rete di municipalità, riprendendo la dichiarazione congiunta dei Ministri europei della Cultura dello scorso 8 marzo, ha condannato con forza l’invasione militare ai danni dell’Ucraina ed ha espresso enorme preoccupazione per la distruzione del patrimonio culturale, oltre che vicinanza a tutte le istituzioni, gli artisti, le associazioni e gli operatori culturali colpiti dalla guerra.
Dopo aver ricordato le parole di Papa Francesco all’Angelus, che ha definito la guerra “crudeltà disumana e sacrilega”, il sindaco si è soffermato a lungo sull’emergenza umanitaria in corso con milioni di persone in fuga dall’Ucraina.
L’Emilia-Romagna sta già accogliendo oltre 15mila persone, ossia il 25% dei profughi arrivati in Italia, secondo i dati forniti dal presidente Bonaccini durante la quarta riunione della cabina di regia permanente con Prefetture, Comuni capoluogo, Anci e Upi. E la Regione ha chiesto al Governo da un lato l’istituzione di un Contributo di Autonoma Sistemazione per le famiglie che ospitano, dall’altro lato un finanziamento di 7,5 milioni di euro per la rete Cas: due novità contenute nel Decreto Legge 21 del 21 marzo, dove è previsto anche che medici e professionisti sanitari ucraini potranno esercitare la professione in Italia in via temporanea.
Per quanto riguarda la situazione modenese dell’accoglienza, le persone registrate dalla Questura e dagli altri commissariati della provincia sono 2.053 (oltre 2.252 i codici Stp rilasciati dall’Ausl); i minori sono 961, mentre le donne sono il 90% degli adulti. L’Ausl ha vaccinato contro il Covid il 5% dei minori e l’11% degli adulti, ma un’ampia maggioranza dichiara di essere già vaccinato e la percentuale di positivi accertata è molto inferiore a quella che si registra attualmente nella popolazione.
Per il territorio comunale, sono 314 le persone che hanno contattato il Centro Stranieri di cui 153 minori; 137 le segnalazioni alla Prefettura di cui 75 sono diventate accoglienze effettive nell’ambito del sistema Cas, per altre 40 persone l’accoglienza è effettuata dal Comune. Complessivamente sono 108 le accoglienze in atto sul territorio comunale.
L’Ufficio Scolastico Provinciale ha comunicato inoltre che risultano 56 iscrizioni già avvenute e inserite dalle scuole nel Sidi. Un numero parziale che non tiene conto delle iscrizioni non ancora formalizzate, inoltre “è evidente che a fronte di quasi mille minori già sul territorio, nelle prossime settimane il numero di nuovi alunni e alunne è destinato a crescere”, ha osservato Muzzarelli ricordando, l’incontro, avvenuto a inizio settimana tra Settore Istruzione del Comune di Modena, Ufficio Scolastico Provinciale e Dirigenti Scolastici dei 10 Istituti Comprensivi cittadini. “In queste prime settimane di emergenza ci si è accorti quanto sia importante, dal punto di vista operativo, il raccordo tra gli sportelli comunali e le scuole”, ha commentato il sindaco ricordando che sono oltre una trentina gli accessi registrati ai due sportelli attivati dal Comune per fornire informazioni e accompagnare all’accoglienza educativa e all’inserimento scolastico minori ucraini di ogni età (per i servizi 0-6 anni al momento sono solo 5 o 6 i bambini potenzialmente interessati): “i due sportelli consentono un punto di contatto agevole e immediatamente operativo”. Durante il colloquio vengono verificati dati anagrafici, registrazione presso la Questura, passaggio all’Hub vaccinale e viene spiegata l’importanza e l’obbligatorietà dell’aspetto sanitario ai fini dell’inserimento scolastico. Gli operatori indirizzano le famiglie rispetto ai plessi più prossimi a dove dimorano e con le opportune distinzioni per fasce di età. Presso gli sportelli viene compilata una scheda informativa che potrà essere inviata anche al dirigente del Comprensivo poiché l’iscrizione deve essere regolarizzata presso il plesso scolastico individuato e disponibile. Infine, come avviene per gli inserimenti in corso d’anno di alunni stranieri, il Comune attraverso My Memo mette a disposizione delle scuole la mediazione linguistica. “Gli Uffici – ha aggiunto Muzzarelli – si stanno organizzando per un ampliamento del servizio, ma è ovvio che ci deve essere una copertura economica disposta a livello nazionale. Vista l’emergenza e i numeri che si prospettano, le risorse che oggi sono nelle disponibilità dei bilanci comunali sono assolutamente insufficienti”.