Il 31 marzo scorso si sono svolte le operazioni di voto per la validazione dell’ipotesi di accordo per il personale assunto dal 1° gennaio 2012 in Seta Spa, nata dalla fusione di Atcm Modena, Atc Reggio Emilia e Tempi Piacenza. In data odierna si è svolta, in contemporanea con le altre province di Piacenza e Reggio Emilia, l’operazione di spoglio e di certificazione del voto.

“Il risultato ha consegnato una netta affermazione dei voti favorevoli (217 voti su 300 votanti, pari al 73% sui voti espressi nei tre bacini provinciali) – spiega una nota delle segreterie provinciali Filt/Cgil, Fit/Cisl e Ugl/Fna Modena – Ancora più significativo il dato modenese (69 voti favorevoli su 118 votanti, pari quasi al 60%) se si tiene in considerazione che l’accordo, per il bacino di Modena, non aveva trovato la condivisione di Faisa-Cisal e Uiltrasporti, mentre invece a livello regionale l’accordo era stato condiviso da tutte e 5 le sigle sindacali del settore.

L’accordo, infatti prevedeva, per la sua piena applicazione, che ci dovesse essere la validazione a livello provinciale. In assenza di un voto favorevole infatti gli effetti dell’accordo e i conseguenti aumenti salariali che decorreranno dal 1° gennaio 2021 (solo in termini di arretrati una cifra pari a oltre 2500 euro per un lavoratore assunto al 1° gennaio 2015, a cui vanno aggiunte le indennità specifiche legate al turno e che vanno ulteriormente a migliorare il quadro del trattamento economico dei lavoratori), non avrebbero avuto corso”.

“Per questo motivo Filt/Cgil, Fit/Cisl e Ugl/Fna Modena esprimono soddisfazione in primis per l’altissima partecipazione al voto (circa l’84% degli aventi diritto) che ha segnato un fondamentale e imprescindibile momento di democrazia sindacale e che, ancora una volta, ha dimostrato che i lavoratori sanno comprendere e apprezzare quando si compie coerentemente e con correttezza il proprio ruolo sindacale.

Filt/Cgil, Fit/Cisl e Ugl/Fna Modena esprimono ulteriore soddisfazione per il risultato della consultazione che finalmente, dopo 10 anni dalla costituzione di Seta Spa, consegna a questi lavoratori (141 persone il dato odierno sul territorio provinciale modenese) un contratto integrativo a tutti gli effetti e miglioramenti economici e normativi per lavoratori che, sino ad oggi, si consideravano discriminati e di serie B.

E’ la chiusura di una vertenza storica durata appunto 10 anni e che ha visto parecchi momenti di conflitto tra le parti ma che, nell’ultimo anno, ha visto anche la pervicacia e la forza della tenacia sindacale nella volontà di arrivare ad un risultato storico, nonostante la convergenza negativa del contesto storico-economico per il settore (a partire dall’emergenza covid negli ultimi due anni fino ad arrivare alla recente crisi dovuta al conflitto russo-ucraino e all’impennata dei costi dei beni energetici).

Nell’ultimo anno e mezzo una trattativa serrata che ha visto decine e decine di incontri tra le parti sul bacino modenese, per centinaia di ore di trattativa sindacale, e che ha portato finalmente ad un accordo nell’ultima settimana di marzo oggi riconosciuto e validato a larga maggioranza dai lavoratori, checché ne abbiano potuto dire i soliti detrattori e i noti disfattisti di professione che già uscivano con note stampa senza nemmeno aver lasciato che le procedure democratiche di votazione facessero il loro corso e senza apparentemente aver letto e conoscere i contenuti dell’accordo.

Spiace che non tutte le sigle sindacali abbiano condiviso il percorso, ma, opportunamente, i lavoratori hanno parlato in modo chiaro e democratico e l’auspicio di Filt/Cgil, Fit/Cisl e Ugl/Fna Modena è quello che tale accordo rappresenti uno spartiacque tra una modalità oltranzista e berciante, avulsa dal merito di fare sindacato con una più trasparente e basata sulla reale rappresentanza dei lavoratori e dei loro interessi” aggiungono Filt/Cgil, Fit/Cisl e Ugl/Fna Modena.

“Oltre agli aspetti meramente salariali, sono previsti una serie di migliorie e benefit in termini aziendali e di welfare e viene confermato l’impianto del premio di risultato che poi dovrà essere riadeguato per il successivo triennio.

E’ previsto infine il rafforzamento del ruolo e dei compiti della Commissione Turni, luogo di confronto nel cui definire e condividere con la direzione aziendale le condizioni di migliorabilità del servizio e delle condizioni di lavoro per gli autisti.

Questo storico accordo – concludono le segreterie provinciali Filt/Cgil, Fit/Cisl e Ugl/Fna Modena – chiude una vertenza decennale e l’auspicio è che si apra finalmente un nuovo capitolo di gestione (anche nel novero di quanto previsto dal Patto Regionale nonché in previsione di un eventuale scenario di prossimi bandi di gara) di un settore e di un servizio ad altissima strategicità quale quello del trasporto pubblico locale mirato sempre più al benessere e alla soddisfazione del lavoratore e alla qualità del servizio per l’utente cittadino”.