«Prendiamo atto che, con la sentenza definitiva della Cassazione, è stata messa la parola fine al processo Aemilia che ha evidenziato come la malavita organizzata si fosse insinuata anche nel nostro territorio. Una mafia che non uccide, ma che investe e corrompe e che aveva allungato i suoi tentacoli anche nella Bassa modenese». Così l’Amministrazione comunale di San Felice sul Panaro in merito alla sentenza definitiva del processo Aemilia.

«Questa vicenda ha purtroppo proiettato San Felice sul Panaro alla ribalta della cronaca, macchiando la nostra comunità. Come Amministrazione comunale continueremo con maggior vigore a vigilare per evitare, con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, infiltrazioni malavitose, in un momento di crisi, in cui diverse imprese edili sono in difficoltà e quindi più permeabili alle infiltrazioni della criminalità organizzata» conclude la nota del Comune di San Felice sul Panaro.