Controlli dei Carabinieri: un dipendente in nero in azienda, due denunce a Castellarano
Carabinieri Nucleo Ispettorato del lavoro di Reggio Emilia (foto di repertorio)

A meno di un anno dall’entrata in vigore del D.L. 146 del 20 ottobre scorso, recante misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili, che inasprisce notevolmente le violazioni in tema di sicurezza e di lavoro nero, nel reggaino, a seguito di un controllo condotto dai carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Reggio Emilia congiuntamente ai colleghi della stazione di Castellarano, è stata individuata un’azienda che impiegava in nero forza lavoro.

Nei guai sono finiti due imprenditori, una 40enne e un 55enne residenti nel modenese, rispettivamente Presidente e vice Presidente del CdA dell’azienda oggetto dell’attività ispettiva. I controlli risalgono all’altra mattina quando gli operanti, sulla scorta di una mirata attività informativa tesa a contrastare le fattispecie illecite correlate al lavoro nero e all’impiego di manodopera clandestina, in aderenza anche alle indicazioni fornite dalla Prefettura, effettuavano un controllo presso un azienda ricadente nel comune di Castellarano. All’atto dell’ispezione i Carabinieri riscontravano l’impiego di 7 dipendenti di cui 1 di nazionalità straniera impiegato in nero, circostanza che comportava l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. Sono state elevate ammende pari a oltre 36.000 euro e sanzioni amministrative pari a circa 7.000 euro. Nel corso dell’attività ispettiva è stata rilevata la mancata elaborazione del piano di emergenza ed evacuazione, l’omessa formazione sull’utilizzo delle attrezzature di lavoro e contestate violazioni per luoghi di lavoro non conformi poiché non regolarmente manutenuti e in scarse condizioni igieniche.

Le nuove norme inaspriscono decisamente tali fattispecie; si consideri ad esempio che con le vecchie norme era necessario il 20% in nero rispetto al totale della forza lavoro, percentuale che con il D.L. 146 è scesa al 10%. Lo stesso D.L. prevede anche la sospensione delle attività anche in presenza di illeciti correlati alle norme di sicurezza sul posto di lavoro.