Andrea Corsini (Copyright Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)

Nessuna volontà di escludere dai ristori per la mancata stagione sciistica 2021-2022 le attività economiche di Palagano, sull’Appennino modenese, che anzi hanno ricevuto sostegni in altre tornate di contributi regionali per la pandemia.

E nemmeno nessuna deroga nei confronti di altre località. Viceversa, sono state applicate le norme contenute nel decreto del Governo, insieme all’utilizzo della definizione di comprensorio sciistico concordata con le Province e comunicata alla Commissione Turismo della Conferenza delle Regioni, per cui rientrano nei comprensori per lo sci – oltre ai territori direttamente interessati dalle piste – solo i piccoli Comuni che confinano con più di tre Comuni sede di stazioni sciistiche.

La Regione Emilia-Romagna si rivolge agli esercizi ricettivi palaganesi sui criteri di assegnazione dei ristori. E prima ancora della risposta formale alla loro richiesta di spiegazioni, comunque in arrivo, a ribadire la massima attenzione per tutto l’Appennino è l’assessore regionale a Turismo, Andrea Corsini.

“In Emilia-Romagna non sono mai esistite e mai esisteranno discriminazioni tra territori- sottolinea Corsini-: il Decreto ristori del Governo chiedeva alla Regioni di individuare i comprensori sciistici, e noi ci siamo rifatti a una definizione concordata con le Province e trasmessa al Ministero per tramite della Commissione Turismo delle Regioni”.

“Riteniamo questi criteri ancora validi- prosegue l’assessore-, anche perché includere troppe località avrebbe di fatto vanificato il decreto, finendo per far arrivare alle attività economiche contribuiti di davvero modesta entità. Fiumalbo, che gli esercizi palaganesi hanno preso come esempio, è un territorio che sostanzialmente è racchiuso tra quattro comuni sedi di stazioni sciistiche, una condizione diversa dagli altri Comuni montani del modenese”.

“La Regione ha sempre investito e continuerà a investire nell’Appennino: anche le attività di Palagano hanno avuto accesso ai diversi ristori durante il periodo pandemico e a tutte le altre misure a favore della montagna, come il taglio dell’Irap”, conclude Corsini.