Sanità e welfare, innovazione e digitalizzazione al servizio delle persone e delle comunità, transizione ecologica e agricoltura, attrattività turistica e culturale. Il tutto in una manovra da quasi 140 milioni di euro aggiuntivi per la seconda metà di quest’anno. Mentre per gli esercizi successivi, budget in aumento di 20 milioni per l’esercizio 2023 e di 34,3 milioni per quello 2024.

Oltre all’avvio dei bandi europei – oltre 300 milioni di euro entro fine anno – e il sostegno alle imprese.

Sono le priorità della manovra di assestamento del Bilancio 2022 e della prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2022-2024, definita dalla Giunta regionale e approvata dall’Assemblea legislativa, che mette a disposizione risorse per territori, famiglie, lavoro ed economia.

“Nonostante le ripercussioni sulla finanza pubblica e la contrazione delle entrate dovute alla gestione delle emergenze che si susseguono, riusciamo a intervenire con politiche espansive per il sostegno alle persone, soprattutto i più fragili, le imprese, le comunità locali e per il rafforzamento della crescita, grazie a una efficace politica di bilancio- affermano il presidente della Regione e l’assessore regionale al Bilancio-. Continuiamo a porci come obiettivi sostenibilità, innovazione digitale, capacità di investimento degli enti locali, in uno sforzo collettivo per la tenuta sociale ed economica dell’intera comunità emiliano-romagnola”.

La manovra di assestamento poggia su una razionalizzazione della spesa, lo sblocco dell’avanzo vincolato, le entrate straordinarie (tra cui rimborsi statali per spese anticipate dalla Regione negli anni scorsi, in particolare per l’agricoltura) e le politiche di riduzione del debito attuate negli ultimi anni.

“L’efficace politica di bilancio, sancita di recente anche dalla Corte dei Conti nel giudizio di parifica al rendiconto 2021- sottolinea l’assessore- ci permette di agire su sanità e welfare, trasporto pubblico locale e politiche per le imprese, valorizzazione e attrattività dei territori. Fondamentale, da questo punto di vista, il via alla nuova stagione dei bandi europei. Siamo stati la prima Regione ad aver chiuso la programmazione dei fondi comunitari per il nuovo settennato e quella relativa al FSE plus è già stata approvata anche dalla Commissione europea, ora non vogliamo perdere tempo e mettere enti locali, pubbliche amministrazioni, aziende e filiere di tutti i comparti nelle condizioni di ottenere le risorse e realizzare progetti che vogliono dire innovazione, sviluppo e lavoro. Operazione possibile grazie alla quota di cofinanziamento regionale, pari al 18%, oltre 50 milioni di euro”.

L’andamento della crescita inferiore alle attese, a causa del susseguirsi di crisi ed eventi straordinari, ha avuto effetti sul bilancio statale e su quello regionale in termini di entrate: nel 2020 e 2021, rispettivamente meno 156 e meno 110 milioni di euro. Ma attraverso il contenimento delle spese generali e trasversali, la riduzione costante del debito, il recupero straordinario di risorse, economie di scala e il contenimento delle spese generali, la Regione prosegue e investire.

I contenuti della manovra di assestamento

Parte la nuova stagione dei bandi europei: l’approvazione entro i termini previsti del Documento Strategico Regionale 2021-27 e la predisposizione iniziale nel Bilancio di previsione 2022-2024 dei cofinanziamenti consentirà alla Regione di uscire entro la fine del 2022 con bandi per 300 milioni di euro: 150 milioni sia su quelli Fse (Fondo sociale europeo) sia su quelli Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale).

Con atto di Giunta sarà programmata l’uscita dei bandi in modo da consentire a imprese, enti e amministrazioni pubbliche di programmare la propria attività.

Previsti anche bandi a sostegno delle imprese e degli enti locali con risorse europee Fesr, per la digitalizzazione delle imprese, investimenti produttivi per la crescita sostenibile e la competitività, imprenditoria femminile e comunità energetiche, nonché riqualificazione energetica e sismica del patrimonio pubblico.

Per il capitolo sanità e welfare, lo stanziamento complessivo previsto nell’assestamento ammonta a oltre 26 milioni di euro: 3 milioni per investimenti, 3,3 milioni destinati a servizi sociali, interventi per soggetti a rischio esclusione e Terzo settore, 3 milioni aggiuntivi per bus e treni regionali gratuiti per gli studenti fino a 19 anni, con risparmi fino a 300 euro a figlio per famiglie e genitori. Oltre a 16,7 milioni di euro per prestazione extra Lea.

All’ambiente e all’agricoltura l’assestamento assegna 11,5 milioni di euro: risorse destinate al rafforzamento del Piano aria (copertura delle vasche degli allevamenti), che si vanno ad aggiungere ai primi 10 milioni già assegnati; poi sostegno alla pesca (1,5 milioni), intervento sugli animali fossòri, attività di Arpae.

Capitolo attrattività turistica, culturale e sostegno alle imprese: 1 milione di euro a sostegno delle imprese del trasporto (servizi aggiuntivi); 500mila euro per il rafforzamento Confidi (accesso al credito nel turismo); 3,1 milioni di euro a sostegno della promozione turistica; circa 5 milioni di euro per la promozione legata a eventi sportivi e culturali.

Dall’avanzo vincolato delle politiche abitative, quest’anno sono stati recuperati i 5 milioni di euro che la Regione utilizzerà per le politiche abitative in montagna.