Mimosa Calderara

Calderara avrà presto un nuovo Nido d’Infanzia. Sorgerà a Longara e sarà in pratica gemello di quello, innovativo e moderno, inaugurato nel settembre 2020, il “Mimosa”. Il progetto del Comune, alla ricerca di soluzioni che rispondano ai nuovi bisogni creati dalle recenti emergenze, è infatti assegnatario di un importante finanziamento, 2 milioni 400 mila euro, che arriveranno dal PNRR e consentiranno alla città, e in particolare alla sua frazione più popolosa, di avere una nuova struttura pubblica per i più piccoli.

Si tratta di una notizia fondamentale per l’Amministrazione, che è stata in grado di interpretare il momento attuale e di comprendere i bisogni delle famiglie, creando una progettualità nuova rispetto al programma di mandato: “Solo 2 anni fa – spiega con soddisfazione il sindaco Giampiero Falzone, titolare tra l’altro della delega alla Scuola – abbiamo inaugurato il Mimosa, di cui tutti andiamo orgogliosi, costruito a tempo di record in pieno lockdown. In questo periodo abbiamo analizzato i bisogni emergenti delle famiglie, bisogni cambiati, diversi rispetto a prima della pandemia: non tutti infatti sono riusciti ad accedere, nonostante lo sforzo di aprire un ulteriore Piccolo Nido per scorrere il più possibile la graduatoria. Ciò purtroppo non è bastato e in silenzio, come siamo abituati a fare annunciando le cose solo se fattibili, ci siamo rimboccati le maniche per trovare un finanziamento per la costruzione di un ulteriore Nido d’Infanzia”.

Di qui il progetto e, ieri, il riconoscimento del PNRR, che regalerà a Longara, per la tempistica prevista dal Piano di ripresa e resilienza entro il 2025 ma secondo quanto si augura l’Amministrazione anche prima, una struttura nuova di zecca per la fascia 0-3 anni: “Un’opera – prosegue il primo cittadino – che non era prevista nel programma di mandato, ma penso che la lungimiranza di chi amministra deve essere anche nel leggere i nuovi bisogni e provare a dare risposte anche oltre quanto già programmato. Ci rimane il polo scolastico, i cui costi con la crisi delle materie prime sono raddoppiati e che in graduatoria risulta il 5° dei non ammessi in Emilia-Romagna, ma non demordiamo e, nell’attendere l’eventuale scorrimento in graduatoria, stiamo reperendo fonti di finanziamento al fine di non gravare sul bilancio comunale e quindi sui cittadini. Rispettare gli impegni (non le promesse) sono stati il nostro cruccio e la nostra sfida davanti alle emergenze, prima la pandemia e ora la guerra in Ucraina. Così, un nuovo nido di fatto azzererà la lista di attesa dando un’importante risposta alle famiglie e ai nostri piccoli, per una città che sarà sempre di più a misura di bambino anche nelle frazioni. Ringrazio tutti e tutte: l’Ufficio scuola, l’Ufficio Tecnico e tutta la Giunta. Come dissi in occasione dell’inaugurazione del nido Mimosa, gli obiettivi si raggiungono con la determinazione e la serietà delle persone”.