Limitazione dei liberi accessi negli ambulatori, ingressi contingentati negli ospedali, timore di accedere alle strutture sanitarie in piena emergenza COVID. Sono solo alcuni dei fattori che nel corso del 2020 e del 2021 hanno influito sul rallentamento della corsa alla prevenzione, finalizzata ad abbassare l’incidenza dei tumori, ridurre la mortalità correlata e migliorare la qualità di vita delle persone che proprio grazie agli screening possono raggiungere una diagnosi precoce.

Tante le novità messe in campo fin da subito dall’Azienda USL di Bologna per evitare che la pandemia potesse impattare sulla prevenzione, fondamentale per la salute dei cittadini e dunque una priorità aziendale durante e dopo la pandemia: dalle convenzioni con le farmacie per lo screening del colon-retto e della cervice uterina, alle nuove fasce orarie di apertura dei consultori per favorire l’adesione dei cittadini, fino alle nuove modalità – attraverso SMS ed FSE (Fascicolo Sanitario Elettronico) – di invito, sollecito e comunicazione della lettera di risposta negativa. Strategie e scelte organizzative che, da un’analisi dei risultati, hanno consentito di raggiungere comunque un incremento dell’adesione della popolazione agli screening. Un importante traguardo per l’Azienda, ma soprattutto per la salute dell’intera comunità bolognese, sottolineando ancora una volta la centralità delle azioni di prevenzione.

 

Risultati raggiunti per lo screening della cervice uterina

I risultati della rilevazione regionale sulla progressione degli inviti e sull’adesione allo screening del tumore della cervice uterina mostrano il superamento dell’obiettivo regionale sulla progressione degli inviti, fissata al 95%: l’Azienda USL di Bologna ha raggiunto il 98% della popolazione da invitare. Per di più tale risultato è stato raggiunto registrando il totale recupero del ritardo di chiamata accumulato nel 2020, causato dal blocco degli inviti nel periodo pandemico e dall’impossibilità di effettuare inviti aggiuntivi al fine di garantire in tutte le strutture sanitarie il necessario distanziamento sociale e le conseguenti misure di sanificazione dei locali adibiti alle prestazioni di screening. Al 30 giugno 2022 si conferma il completo recupero anche sugli inviti del 2021, nonché il trend positivo verso il pareggio previsto per la fine dell’anno in corso. Per quanto riguarda l’adesione allo screening della cervice uterina si osserva un +4,1% rispetto alla precedente rilevazione, per un valore complessivo che vede la partecipazione allo screening del 55,2% della popolazione invitata.

Su questo fronte i traguardi raggiunti sono riconducibili anche ad una nuova proposta di adesione allo screening cervicale attraverso l’esecuzione dell’HPV test in auto-prelievo, modalità rivolta alle donne invitate di età compresa tra i 30-64 anni. L’HPV test in auto-prelievo consente di eseguire in autonomia l’esame, ritirando il kit e riconsegnando il campione in una delle oltre 90 farmacie aderenti al progetto, contando sulla massima flessibilità di giorni ed orari di apertura delle farmacie, nonché sulla prossimità alla propria abitazione e/o luogo di lavoro. Questa opportunità, attivata per garantire l’invito di screening alle donne in ritardo di invito, nel corso del 2022 è stata estesa a tutte le donne che hanno ricevuto la chiamata dell’Azienda USL ma che finora non hanno ancora aderito all’esame di screening. Queste ultime, pertanto, potranno accedere  a questa nuova modalità, semplicemente presentandosi in farmacia con la propria tessera sanitaria. A prescindere da questa importante novità è stata comunque mantenuta l’opzione di accesso al percorso tradizionale attraverso i Consultori Familiari, previo appuntamento.

 

Risultati raggiunti per lo screening mammografico

I dati riportati nella rilevazione regionale sulla progressione degli inviti e sull’adesione allo screening del tumore alla mammella mostrano anche in questo caso il superamento dell’obiettivo regionale sulla progressione degli inviti: l’Azienda USL di Bologna ha raggiunto il 99,9% della popolazione da invitare rispetto ad una media regionale del 99,6%. Anche per lo screening mammografico è stato completato il recupero del ritardo di chiamata accumulato nel 2020 per il blocco degli inviti dovuto alla pandemia e per l’impossibilità di effettuare inviti integrativi a causa della necessità di garantire il distanziamento sociale nelle sale di attesa delle Case della Salute e degli ospedali a garanzia delle misure anticontagio.  Per quanto riguarda l’adesione della popolazione invitata, dai dati si osserva un +4.5% di adesione, che ha raggiunto il 69,7%, tra i livelli più alti mai raggiunti.

 

Risultati raggiunti per lo screening colorettale

I dati riportati nella rilevazione regionale sulla progressione degli inviti e sull’adesione allo screening colorettale mostrano anche in questo caso il superamento dell’obiettivo regionale sulla progressione degli inviti: l’Azienda USL di Bologna ha raggiunto il 99,2% della popolazione da invitare rispetto ad una media regionale del 93,8%. Anche per questo screening non vi è alcun ritardo di chiamata e tra i tre percorsi di screening è quello che ha risentito in misura minore del ritardo di invito causato dalla pandemia. Inoltre, con una percentuale di adesione allo screening del 55,9%, a fronte di una media regionale del 52,2%, l’Azienda USL supera l’obiettivo regionale di adesione, fissato ad almeno il 50% della popolazione invitata.

Infine, l’avvio della convenzione con le farmacie ha consentito di estendere il funzionamento del percorso di screening anche durante i mesi estivi di luglio ed agosto. In passato, infatti, questi ultimi mesi erano stati esclusi dall’attività per le difficoltà legate alla conservazione del campione con le alte temperature. Inoltre, questo progetto ha permesso di mettere in sicurezza il percorso di consegna del kit e di ritiro del campione attraverso un tracciamento informatico, nonché di garantirne la qualità attraverso il mantenimento della catena del freddo.

 

Programmi di screening sempre piu’ accessibili per promuovere l’adesione tra la popolazione 

I traguardi raggiunti sul fronte dei programmi di screening sono frutto di numerose azioni messe in campo dall’Azienda USL finalizzate, da un lato, alla riorganizzazione interna dei percorsi, dall’altro, ad un processo di digitalizzazione da cui ne deriva un forte impatto per la sostenibilità, anche ecologica, dei percorsi di prevenzione oncologica.

In particolare, gli strumenti implementati sono FSE, SMS inviati al cittadino e Portale web dedicato agli screening femminili, per garantire una maggiore tempestività delle comunicazioni ed una maggiore flessibilità ed autonomia nel fissare e/o modificare un appuntamento. Iniziative periodiche coerenti con gli obiettivi della medicina di genere.

Il FSE diventa oggi lo strumento prioritario per la pubblicazione degli inviti, dei solleciti e delle lettere di risposta negative, garantendo tempestività nella ricezione delle comunicazioni e sostenibilità economica e ambientale. Il FSE consente infatti di ricevere praticamente in tempo reale l’invito a screening evitando i rischi di ricezione tardiva dell’invito cartaceo o di dispersione postale. Si ricorda infatti che, a partire da maggio di quest’anno, è iniziato l’invio esclusivo su FSE di tutte le comunicazioni relative agli screening oncologici: lettere di invito, solleciti, lettere di risposta negativa per tutti gli utenti che hanno dato il consenso esclusivo al ritiro dei documenti su FSE.  Nel 2019, anno “regolare” di inviti cartacei, il costo di stampa è stato pari a 60.572,59 euro ed il costo del recapito è stato di 304.743,25 euro. I primi dati rilevati che segnano questo cambio di passo sono molto incoraggianti e mostrano una riduzione dell’attività di stampa e recapito pari al 60%. Solamente nei primi 2 mesi di invio esclusivo su FSE, l’Azienda USL di Bologna ha registrato un risparmio di oltre 40mila euro pari al costo di stampa e spedizione postale del numero di inviti pubblicati sul FSE degli assistiti. Utilizzare il FSE permette quindi di contribuire a realizzare un servizio più semplice ed efficiente, inoltre segno dell’attenzione che anche l’Azienda USL sta dando in alcune scelte di reingegnerizzazione delle attività per la sostenibilità del nostro ambiente.

Un ulteriore strumento messo in campo dall’Azienda per aumentare l’adesione agli screening è l’SMS. Dal 2021 l’Azienda USL di Bologna fa ricorso anche all’invio di brevi messaggi al cellulare del cittadino allo scopo di: ricordare l’appuntamento (reminder per screening cervicale e mammografico), sollecitare i non aderenti ad aderire all’invito, ricordare di effettuare la riconsegna delle provette per la ricerca del sangue occulto nelle feci e dei tamponi per l’esecuzione dell’HPV test con auto-prelievo ritirati in farmacia.

Non meno importante, l’implementazione del Portale web dedicato agli screening femminili per fissare, spostare e/o annullare un appuntamento nell’ambito della prevenzione del tumore della cervice uterina e della mammella. Si ricorda che è un sistema molto semplice e fruibile da tutte le donne che hanno ricevuto l’invito, a cui si accede utilizzando il codice fiscale ed il codice invito indicato sulla lettera di invito dell’Azienda USL.

Si ricorda infine a tutti coloro che si rivolgono al proprio Medico di Medicina Generale per la prescrizione di esami garantiti dal percorso di screening (mammografia, Pap test, HPV test, sangue occulto nelle feci) e rientrano nella popolazione da invitare, che possono contattare il Numero Verde 800 314858 – attivo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 14 – per verificare la propria posizione di screening ed eseguire l’esame all’interno del percorso di prevenzione gratuito aziendale.