ROMA (ITALPRESS) – “Le risorse del Pnrr destinate alle infrastrutture energetiche erano intorno al 5% delle risorse complessive. Bisogna stabilire quali siano le priorità e questo è un tema strategico del quale mi interessa in relazione ad un’alleanza per la sicurezza energetica che diventa, nel caso nostro, non solo un tema di sicurezza e di indipendenza ma anche di strategia che può essere una delle nostre scelte più felici”. Così, secondo quanto si apprende, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso dell’incontro con i sindacati a Palazzo Chigi.
“In questo momento la priorità delle priorità è il lavoro, la grande criticità italiana. L’Italia ha tra i tassi più bassi di occupazione dell’Occidente, ha tra i più bassi tassi di lavoro femminile, tra i più alti tassi di lavoro nero”, ha proseguito Meloni.
“Siamo nel mezzo di una crisi internazionale sociale, usciamo da una pandemia, c’è una crisi energetica in corso – ha detto il premier -, un aumento dei costi delle materie prime, una inflazione vicina al 10%, salari perlopiù inadeguati, pensioni di oggi basse, e quelle future rischiano di essere inesistenti”.
“Abbiamo anche una tassazione sul lavoro che è un grande freno, tassi di interessi che tornano a salire. In definitiva, non è una situazione facile quella che troviamo, ma la affronteremo – ha spiegato il presidente del Consiglio -. Possiamo decidere di affrontare questa situazione in una logica di contrapposizione, oppure decidere di farlo in una logica di collaborazione. Il mio personale approccio sarà di lealtà e di trasparenza, e sono sicura di poter trovare lo stesso atteggiamento anche dall’altra parte di questo tavolo”.
“Abbiamo indicato al governo che il terreno su cui agire riguarda anche le pensioni e la questione salariale. Abbiamo chiesto di aumentare il netto in busta paga e per farlo bisogna agire su contratti”, ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, uscendo da Palazzo Chigi dopo l’incontro.
“C’è un provvedimento sulla decontribuzione che scade a fine anno e quello va confermato e va aumentato nella manovra, così come serve aumentare detrazioni per i lavoratori in rapporto all’aumento dell’inflazione”, ha aggiunto.
“Quella con il Governo è stata una riunione positiva, importante è apprezzabile soprattutto per l’impegno che il premier Meloni ha assunto con il sindacato di consolidare e valorizzare il dialogo sociale, tanto nella gestione dell’emergenza quanto nelle fasi di confronto della legge di stabilità”, ha evidenziato il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra. “E’ stato un incontro importate anche per condividere e concertare una strategia che guardi al medio-lungo periodo che faccia leva sulla crescita, sul rilancio degli investimenti e sul cammino delle riforme che per il governo deve essere portato avanti insieme”, ha aggiunto.
“Il presidente ci ha dato la disponibilità a utilizzare il confronto nel merito, ci ha detto che la manovra sarà costruita sulla base delle indicazioni previste nella Nadef, quindi le risorse economiche sono quelle di cui si è parlato. Noi abbiamo chiesto di aggiungere anche le risorse derivanti dalla tassa sugli extraprofitti che per noi possono essere lei a 14 miliardi l’anno”, ha sottolineato il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri. “Abbiamo affrontato il tema dell’emergenza e abbiamo ribadito la necessità di recuperare il potere d’acquisto dei lavoratori”, ha aggiunto.
“Un confronto aperto su tutte quante le priorità, la presidente de Consiglio ha sottolineato che l’energia sarà la numero uno, assorbirà buona parte di quell’extra del tesoretto di 9,5 miliardi che è a disposizione di famiglie e imprese. C’è stata la Disponibilità ad aprire un confronto su tutti i temi”, ha spiegato il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone.

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