Nel corso della seduta di ieri, il Consiglio comunale ha approvato il nuovo Regolamento sulle forme di collaborazione tra soggetti civici e Amministrazione per lo svolgimento di attività di interesse generale e per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani e alcune modifiche allo Statuto comunale sulle forme di collaborazione.

Il Regolamento generale sulle forme di collaborazione tra soggetti civici e Amministrazione per la cura dei beni comuni urbani e lo svolgimento di attività di interesse generale è stato emendato e approvato con 26 voti favorevoli (Sindaco, Partito Democratico, Coalizione civica, Lepore Sindaco, Anche tu conti, Articolo 1, Verdi), 8 contrari (Fratelli d’Italia, Lega Salvini Premier, Forza Italia) e 2 astenuti (Bologna ci piace).

Sono stati approvati un emendamento e un sub emendamento. L’emendamento, subemendato in aula e modificativo dell’art.10 comma 1 del Regolamento, è stato presentato dal consigliere Nicola Stanzani (Forza Italia) ed è stato approvato con 26 voti favorevoli (Sindaco, Partito Democratico, Coalizione civica, Lepore Sindaco, Anche tu conti, Articolo 1, Verdi) e 9 contrari (Fratelli d’Italia, Lega Salvini Premier, Bologna ci piace, Forza Italia).
Il subemendamento è stato presentato dalla consigliera Mery De Martino (Partito Democratico) e approvato con 26 voti favorevoli (Sindaco, Partito Democratico, Coalizione civica, Lepore Sindaco, Anche tu conti, Articolo 1, Verdi), 8 contrari (Fratelli d’Italia, Lega Salvini Premier, Forza Italia) e 2 astenuti (Bologna ci piace).

La delibera con le modifiche allo Statuto comunale è approvata con 26 voti favorevoli (Sindaco, Partito Democratico, Coalizione civica, Lepore Sindaco, Anche tu conti, Articolo 1, Verdi), 9 contrari (Fratelli d’Italia, Lega Salvini Premier, Forza Italia) e 2 astenuti (Bologna ci piace).

Il sindaco Matteo Lepore, nel presentare le due delibere in Consiglio comunale ha sottolineato che: “Le modifiche allo Statuto comunale e il nuovo Regolamento si pongono in continuità con le innovazioni amministrative avviate dal Comune con l’approvazione del Patto per l’Amministrazione condivisa tra Comune, Terzo Settore e reti civiche cittadine, allo scopo di potenziare l’attuazione del principio programmatico di sussidiarietà orizzontale mediante il metodo dell’amministrazione condivisa. Si rinnovano gli strumenti normativi per coinvolgere le associazioni, i gruppi informali e l’attivismo civico in genere nell’amministrazione della città”.

Attraverso le modifiche allo Statuto, il Comune riconosce nel suo atto normativo fondamentale, il ruolo dei soggetti civici nella lettura dei bisogni, nella condivisione delle linee di intervento e nella costruzione delle attività condivise di interesse generale

Il nuovo regolamento sostituisce gli attuali regolamenti per la cura dei beni comuni e sui rapporti con le libere forme associative, riordina e potenzia le diverse leve a disposizione per favorire la collaborazione civica e la colloca nell’ambito di un ecosistema caratterizzato da flessibilità, semplificazione, trasparenza ed accountability.
In vigore dall’1 gennaio 2023, andrà ad abrogare il Regolamento sui rapporti con le Libere Forme Associative del 2005 e il Regolamento sulle forme di collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni, del 2014.

“La definizione di un unico Regolamento, sottolinea Erika Capasso, delegata alle Politiche per il terzo settore, forte del nuovo contesto normativo nazionale determinato dalla riforma del terzo settore, delinea il modello dell’amministrazione condivisa come elemento strutturale nel rapporto tra Comune e cittadini. Attraverso gli strumenti della programmazione condivisa e della progettazione condivisa si ampliano i margini a disposizione dei soggetti civici per definire, attuare e monitorare, insieme al Comune, piccoli e grandi interventi utili ad affrontare i bisogni e a sviluppare le potenzialità del contesto sociale cittadino”.

Le principali novità introdotte dal Regolamento

  • la creazione di un’unica cornice normativa per l’amministrazione condivisa che comprende tutti i soggetti, le forme di sostegno e di collaborazione civica previste dall’Amministrazione comunale;
  • il superamento del requisito dell’iscrizione nell’elenco delle libere forme associative, che amplia il novero dei soggetti, riconoscendo il valore di tutti i soggetti, anche quelli meno strutturati, nello sviluppo futuro della città, e garantendo loro sostegno;
  • il riconoscimento della valutazione e del monitoraggio dei risultati e degli impatti come elemento qualificante della progettazione territoriale, oltre che la previsione e realizzazione di un sistema strutturato di raccolta e condivisione congiunta di dati per indirizzare le politiche pubbliche;
  • il rafforzamento, nel rispetto delle indicazioni emerse dal percorso del Laboratorio Spazi nel 2019, dell’uso di immobili e spazi pubblici come forma di sostegno alla realizzazione di progetti secondo il principio dell’uso condiviso;
  • la definizione e l’allargamento delle forme di sostegno a favore della collaborazione civica.

Il nuovo Regolamento sarà presentato alla città sabato 19 novembre dalle 14 alle 16 a DumBO (Capannone Officina, via Casarini 19) in occasione dell’iniziativa Vengo anch’io, promossa dal Comune di Bologna e dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana: un intero pomeriggio dedicato alle politiche, ai progetti e ai luoghi della partecipazione a Bologna. A parlare del nuovo strumento di partecipazione e progettazione condivisa tra amministrazione e cittadinanza saranno relatori strategici rispetto all’inquadramento europeo, nazionale e regionale e alcune delle realtà che hanno preso parte al processo. Ingresso libero.