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I rincari sulle bollette pesano sui gestori delle strutture residenziali e semiresidenziali per anziani e disabili, ma al momento non sono previsti aumenti per gli utenti; le quote di compartecipazione ai servizi sociosanitari accreditati che afferiscono alla rete pubblica sono definiti dalla Regione, mentre le agevolazioni tariffarie sono definite dall’amministrazione nel Regolamento comunale.

Lo ha spiegato l’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli rispondendo nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 17 novembre all’interrogazione con carattere di urgenza presentata da Elisa Rossini di Fratelli d’Italia. L’istanza sugli “effetti del caro bollette sulle case di residenza per anziani” chiedeva in particolare: qual è la situazione nelle strutture del nostro Comune; se in conseguenza di tali rincari sono previsti aumenti delle rette a carico degli utenti; quali misure intende adottare l’amministrazione per evitare che la situazione contingente determini un aumento dei costi per le famiglie; quali interventi sono programmati al fine di procedere all’efficientamento energetico delle strutture e quali tramite l’utilizzo dei fondi derivanti dal Pnrr.

“I rincari sulle utenze stanno avendo effetti su tutti i soggetti gestori dei servizi, che hanno iniziato a segnalare i primi importanti aumenti – ha precisato l’assessora – Il Comune sta monitorando la situazione, ma è ragionevole pensare che le conseguenze più importanti si potranno verificare dopo l’inverno se le condizioni dei prezzi non avranno un’inversione di tendenza”.

Per quanto riguarda le misure messe in atto per evitare un aumento dei costi, l’assessora Pinelli ha spiegato che la Regione, a fine settembre, ha assunto un provvedimento di adeguamento della remunerazione dei servizi socio-sanitari accreditati e il Comune, nell’ambito delle possibilità previste all’interno dei contratti, favorirà tutti gli adeguamenti di prezzo possibili e compatibili con le risorse disponibili.
Per la precisione, l’adeguamento tariffario, a carattere straordinario, previsto dalla Regione per i servizi sociosanitari accreditati, a copertura dell’aumento dei costi generali di gestione prevede aumenti che saranno a carico del Fondo regionale per la non autosufficienza. Tali riconoscimenti straordinari, da riconoscere a partire da aprile 2022, vanno dai 3 euro al giorno per ogni ospite di Case residenze anziani e Centri socio riabilitativi residenziali per disabili agli 80 centesimi per quelli dei Centri diurni fino ai 30 centesimi in più all’ora per il Servizio di assistenza domiciliare e del Servizio educativa.

Sugli interventi di efficientamento energetico, Pinelli ha ricordato che solo sei dei servizi residenziali accreditati sono svolti in strutture di proprietà pubblica. I gestori privati, in collaborazione con i servizi tecnici dell’amministrazione, potranno però mettere in campo strategie organizzative di risparmio energetico e le manutenzioni che verranno realizzate potranno essere orientate all’efficientamento energetico attraverso l’introduzione di strumenti e tecnologie a minor impatto ambientale.

Infine, non sono specificatamente previsti interventi di efficientamento energetico nella Missione 5 – Inclusione e coesione del Pnrr di competenza dell’ambito sociale, ma in ambito affine l’assessora ha fatto sapere che è stato finanziato il progetto “Lively Ageing: una rete integrata di servizi e tecnologie per il benessere degli anziani”, realizzato in collaborazione con l’Unimore e diversi partner regionali, che “prevede l’introduzione di nuove tecnologie robotiche per favorire l’autonomia delle persone anziane ospiti dei mini alloggi di via Vaciglio (Il Glicine). Nell’ambito di questo progetto verranno inserite anche interventi che potranno favorire l’efficientamento dell’impianto elettrico”.

Intervenuto dopo la richiesta di trasformare l’interrogazione in interpellanza, Antonio Carpentieri (Pd), parlando del provvedimento della Regione a favore dei gestori, ha sottolineato “il valore di questo ombrello sociale della collettività”. Si tratta di una misura, ha affermato, ancora più significativa “perché permetterà di evitare ulteriori aggravi economici per le famiglie in questo momento difficile a causa dell’inflazione, del caro energia e di altri rincari”.

In replica, l’interrogante Rossini ha riconosciuto “l’attenzione verso le situazioni di fragilità durante questa particolare congiuntura socio-economica”, ma si è detta solo parzialmente soddisfatta della risposta. “L’auspicio – ha affermato – è che i fondi del Pnrr non servano solo all’efficientamento energetico delle strutture ma contribuiscano anche a favorire i percorsi di permanenza degli anziani a casa”.

L’assessora Pinelli ha infine precisato: “Stiamo lavorando con Ausl a diversi progetti di sostegno alla domiciliarità per le persone fragili, anche grazie a una crescente prossimità dei servizi. Un altro obiettivo è dare supporto concreto alle figure, i caregiver, che si occupano di chi è in condizioni di fragilità”.