L’ultimo episodio, forse quello più grave, che un uomo di Campegine aveva compiuto nei confronti della ex fidanzata, risale alla fine del giugno del 2015 quando, durante l’ennesimo tentativo di chiarimento avvenuto in un parco, aggredì la donna con una mazza da baseball causandole lesioni guaribili in dieci giorni. Le incomprensioni tra la coppia, nel tempo divenute insanabili, erano cominciate nell’autunno dell’anno prima inducendo la donna a decidere di troncare la relazione.

Da qui hanno avuto inizio una serie di vessazioni da parte dell’uomo nei confronti della ex (telefonate continue ed assidue anche 70 volte al giorno, invio di centinaia di messaggi con minacce di morte, invio di messaggi di minacce via Facebook agli amici della donna, appostamenti sotto casa della malcapitata, pedinamenti etc..), scaturite poi nell’ultimo violento episodio che l’ha visto picchiarla con una mazza da baseball.

I fatti, sistematicamente segnalati dai Carabinieri della Stazione di Castelnovo di Sotto, avevano indotto l’Autorità Giudiziaria reggiana a emettere una misura cautelare restrittiva nei confronti dell’uomo, un 34enne, eseguita dai Carabinieri di Castelnovo Sotto che posero fine alle vessazioni subite dalla ragazza. Quindi l’iter processuale con il 34enne che nel 2017 è stato condannato dal Tribunale di Reggio Emilia a 3 anni e 10 mesi di reclusione per i reati di atti persecutori e lesioni aggravate. La condanna confermata nel settembre del 2020 dalla Corte d’Appello di Bologna è divenuta definitiva lo scorso 28 ottobre 2022. L’apposito ufficio della Procura reggiana ha quindi emesso l’ordine di esecuzione per la carcerazione, che è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Castelnovo Sotto: al termine delle formalità di rito l’uomo condotto in carcere. Detratti i 29 giorni di custodia cautelare, l’uomo dovrà scontare il residuo pena pari a 3 anni 9 mesi e 1 giorno.