In relazione alla situazione di carenza dell’organico dell’Ostetricia e Ginecologia di Carpi, dovuta a sei aspettative per maternità concomitanti, l’Azienda USL di Modena conferma di essere costantemente al lavoro per il reperimento di specialisti da inserire in organico, non solo in ambito ginecologico ma anche in altri settori.

“Sono molteplici le strategie e le azioni messe in atto – spiega la Direttrice Sanitaria dell’Ausl di Modena, Romana Bacchi –, tra cui l’indizione di concorsi pubblici ripetuti più volte nel corso degli anni, lo scorrimento di graduatorie di concorso di altre Aziende della Regione, così come la pubblicazione di bandi finalizzati all’acquisizione di contratti Libero Professionali, per specializzandi e ancora bandi di mobilità e il ricorso a bandi per la fornitura di servizi medici. Inoltre, è stato costruito un percorso di cooperazione tra reparti delle tre aziende sanitarie della provincia di Modena per la copertura di turni nei Punti Nascita Ausl. Azioni e percorsi che però non hanno consentito il reperimento di professionalità in numero adeguato a fronteggiare le carenze, presenti a livello regionale e nazionale. Di concerto con le altre aziende sanitarie, gli enti locali e la Regione, si ribadisce dunque l’obiettivo di salvaguardare e continuare a offrire i servizi con standard qualitativi e di sicurezza, supportando i professionisti che vi lavorano, con tutti i mezzi a disposizione”.

Nel merito delle dichiarazioni delle rappresentanti delle organizzazioni femminili, riportate da alcuni media locali, interviene la dottoressa Giulia Pellizzari, Direttrice della Struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Ramazzini di Carpi: “Ringraziamo le associazioni per l’interessamento e il costante supporto dimostrato,  condividiamo le preoccupazioni delle stesse rispetto alle difficoltà nel reperimento di personale, al contempo riteniamo doveroso fornire alcune precisazioni tecniche in merito all’attività del reparto. Nel reparto di Ostetricia e Ginecologia di Carpi si continua a praticare la partoanalgesia nella stragrande maggioranza dei casi in cui è richiesta, così come l’assistenza al travaglio è erogata nel rispetto delle linee guida nazionali e internazionali, che promuovono il parto naturale e forniscono indicazioni precise riguardo al ricorso al parto cesareo.

A Carpi, infatti, il parto cesareo viene praticato in percentuali in linea con la media degli altri punti nascita dell’Ausl. I livelli di sicurezza e di qualità dell’assistenza sono al pari dei migliori reparti presenti in Italia, anche grazie all’impegno e alla competenza di tutto il personale”.