Il “Pizzone”, nato dall’insieme di organico e carta, il “Peperattolo”, frutto di organico e latta non differenziati, la “Tazziglia”, ibrido tra ceramica e vetro: sono questi i rifiuti “anomali” protagonisti della nuova campagna di sensibilizzazione del Gruppo Iren, dal titolo “La differenziata, fatta male, genera mostri”.

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, vuole stimolare
i cittadini nell’adottare comportamenti corretti nella gestione dei rifiuti, con un
messaggio chiaro: gettare i materiali separati negli appositi contenitori permette di
realizzare una raccolta differenziata migliore, evitando la creazione di “mostri” di
rifiuti che non è possibile differenziare.
Per migliorare la raccolta differenziata dobbiamo consolidare il dato quantitativo e
migliorare quello qualitativo. In caso di dubbi su dove conferire un rifiuto è sempre
utile consultare il “rifiutologo” predisposto da Iren.
“La qualità della raccolta differenziata, grazie alla tecnologia e alle filiere di recupero,
premia l’ambiente della città e alimenta un riciclo di rifiuti che riconosce ai Comuni, e
quindi alla collettività, i contributi CONAI”, ha commentato l’assessora alle Politiche per
la Sostenibilità del Comune di Reggio Emilia, Carlotta Bonvicini.
“Voglio anche ricordare che il pacchetto di misure deliberate dall’Unione Europea a
favore di un’economia circolare – ha aggiunto Bonvicini – ha fissato un obiettivo
ambizioso per i rifiuti di abitazioni ed imprese: entro il 2030 tutti i rifiuti riciclabili non
saranno più ricevibili nelle discariche. Ancora più da vicino, entro il 2025, dovranno
essere riciclati il 65% dei rifiuti da imballaggio”.
“Reggio Emilia, lo sappiamo – ha concluso l’assessora – registra da anni numeri da
primato tra le città italiane, realizzando una raccolta separata di oltre l’80% del rifiuto
prodotto. Serve tenere alta la guardia e mantenere o migliorare questi livelli. La tutela
dell’ambiente, la riduzione degli sprechi, la necessità di migliorare l’aria che respiriamo,
il contrasto al cambiamento climatico, d’altra parte, sono temi molti sentiti dalla
cittadinanza. Con questa campagna invitiamo, quindi, tutti a collaborare ancora e
meglio per un obiettivo importante: una raccolta di qualità, perché anche un solo
scontrino, o un involto di carta alimentare oleata danneggia l’intera partita di carta
conferita e non la rende adatta ad un pieno recupero”.
La campagna “La differenziata, fatta male, genera mostri” sarà declinata su tre
soggetti, “ibridi” rappresentativi di errori comuni nella separazione dei rifiuti: dal
cartone della pizza gettato sporco nella raccolta carta, alla ceramica conferita
erroneamente nel vetro. La campagna, che parte oggi 30 gennaio, viene diffusa a
Reggio Emilia attraverso molteplici canali: affissioni statiche e dinamiche in vari
formati, spazi sulle principali testate locali e contenuti digitali sui social media di
Gruppo e del Comune (Facebook e Instagram).
“Pur partendo da risultati positivi in termini di raccolta differenziata, è sempre molto
importante coinvolgere i cittadini nel processo rendendoli parte attiva, con l’obiettivo
di migliorare sempre più la qualità della differenziata.” ha sottolineato
l’Amministratore Delegato di Iren Ambiente Eugenio Bertolini “A fianco dell’impegno
quotidiano che Iren mette in campo per il decoro e la raccolta rifiuti in città, il contributo
di ciascuno è infatti fondamentale. La campagna che presentiamo oggi punta da un
lato a incuriosire i cittadini e dall’altro ci consente di trasmettere messaggi di
responsabilità e senso civico con un linguaggio e una grafica accattivante e di facile
accesso”.