Qualche giorno fa, presso il Tempio Sikh di Novellara, i responsabili del luogo di culto hanno consegnato una targa all’agente di Polizia Locale Bassa Reggiana Singh Kaur Harpreet quale esempio di integrazione e modello a cui ispirarsi per i giovani appartenenti alla loro comunità.

L’agente, cittadina italiana di origini indiane, di anni 27, lavora nel Corpo Unico di Polizia locale della Bassa Reggiana dalla scorsa estate, dove ha potuto portare quel bagaglio di conoscenze, competenze e caratteristiche personali che arricchiscono il Comando e lo rendono sempre più aderente alle caratteristiche socio-culturali del territorio.

Il riconoscimento consegnato dai responsabili del Gurdwara (il tempio) di Novellara alla ragazza, oltre che dare valore all’impegno dell’agente, portata come un esempio da seguire per le nuove generazioni Sikh che vivono in Italia, testimonia la fiducia nelle istituzioni locali e l’importanza del loro ruolo.

Anche il Comandante Alberto Sola si complimenta con l’agente Singh Kaur Harpreet ed esprime soddisfazione per il riconoscimento ricevuto dalla ragazza. “L’obiettivo che dobbiamo porci come organo di Polizia locale – ha detto Sola – è quello di essere un punto di riferimento per i cittadini e cercare di lavorare sempre più costantemente in sinergia con loro per migliorare la sicurezza dei nostri paesi. Questo è un importante passaggio perché ci consente di lavorare nelle nostre comunità con maggiore conoscenza e rappresentatività. La presenza di un’agente di origini indiane non è solo un esempio di integrazione culturale ma è anche la dimostrazione concreta di realizzazione del modello di polizia di comunità definito dalla legge regionale dell’Emilia-Romagna, a cui quotidianamente noi ci ispiriamo”.

“Spesso – ha aggiunto il Comandante – si pone l’attenzione sugli organi di polizia quando si commettono infrazioni o succedono fatti più o meno gravi. In questo caso, essere ricordati come modello ed esempio da seguire non solo ci riempie di orgoglio ma dà anche vigore al nostro impegno quotidiano”.

Non poteva mancare l’apprezzamento della presidente dell’Unione Bassa Reggiana Camilla Verona: “Questo riconoscimento e ancora di più la presenza di agenti di origine straniera nel nostro corpo di Polizia Locale sono la prova concreta che la vera integrazione è possibile e, soprattutto, è da promuovere. In questo modo, inoltre, si consolidano e si rafforzano le relazioni tra la nostra comunità, oggi sempre più multietnica, e le forze di polizia locale che operano sul territorio”.