Venerdì scorso, personale della Squadra Mobile – sezione Reati contro il patrimonio – ha eseguito il fermo a carico di una trentenne rumena, autrice di una rapina avvenuta a Castel Maggiore il 25 febbraio. Nell’occorso, la donna si era avvicinata alla vittima, un uomo di  sessantanni, proponendo un rapporto sessuale che veniva rifiutato. Nonostante ciò, la donna, avvicinandosi alla vittima, strappava dal polso il suo orologio, Rolex GMT master due, del valore di circa 15 mila euro, provocandogli nell’occasione delle lesioni.

Ne seguiva una breve colluttazione al termine della quale la malvivente si dava alla fuga, salendo in una macchina guidata da un complice in corso di identificazione.

Personale della Squadra Mobile, a seguito di una minuziosa ricostruzione dell’accaduto, intercettava nella provincia di Bologna la vettura sulla quale il duo si muoveva, cogliendo la donna mentre si approcciava a un anziano sempre con la solita tecnica. La donna, tuttavia, non riuscendo nell’intento, saliva repentinamente sull’auto guidata dal complice, imboccando l’autostrada a una velocità di 170 km/h, inseguita dalla Squadra Mobile che bloccava l’autovettura a Bologna in via Stalingrado.

La donna è stata arrestata, mentre è ancora al vaglio la posizione dell’autista. Il fermo di Polizia Giudiziaria è stato convalidato il 13 marzo e nell’occasione alla donna è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere, pertanto la stessa è stata trattenuta presso la locale Casa Circondariale.

Sono al vaglio degli inquirenti, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, ulteriori casi di rapina con tecnica dell’abbraccio avvenuti negli ultimi giorni.