“Apprezziamo lo sforzo fatto per alzare a 12 mila euro la soglia di esenzione – CNA, Lapam Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio intervengono così sul bilancio comunale di Campogalliano – ma permangono perplessità sull’aumento della pressione fiscale locale – addizionale Irpef e IMU – che nel 2022 ha raggiunto quasi il 43%, in rialzo rispetto all’anno prima.

Le associazioni sottolineano che, se da un lato non aumenta l’aliquota IMU per i proprietari che locano negozi/laboratori, dall’altro canto rimane irrisolto il tema degli immobili formalmente di proprietà delle “immobiliari di famiglia” Queste realtà, infatti, non possono beneficiare delle riduzioni fiscali per gli immobili intestati direttamente all’impresa, pur rientrando di fatto in questo ambito.

Peraltro, non ci sono solo i temi legati alle imposte. A cominciare dai rifiuti, rispetto ai quali nei 2023 è previsto il passaggio alla tariffa puntuale. “A questo proposito apprezziamo lo sforzo dell’amministrazione di sostenere le attività che subiranno aumenti a fronte di questo passaggio, soprattutto in considerazione del particolare contesto economico. Riteniamo importante mantenere un corretto equilibrio del costo della raccolta dei rifiuti tra utenze domestiche e utenze non domestiche, costo attualmente sbilanciato a sfavore di questi ultimi”.

Occorre poi intervenire sui regolamenti comunali per evitare che le imprese siano costrette a sostenere ingiustificati aggravi di costi.

“C’è poi il tema della burocrazia – rilevano Cna, Lapam Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti – che nel Pug di Unione è stato affrontato con un approccio condiviso e positivo. Un modello che potrebbe essere applicato in occasione di altri regolamenti, pensiamo a quello dell’acconciatura ed estetica, a quello sulla pubblicità, a quello sui dehors di bar e ristoranti. Ambiti per i quali auspichiamo che, al più presto, si possa giungere a regole definite a livello di area e con una stesura sostanzialmente uniforme, consentendo così di superare quelle precarietà dovute alla discrezionalità applicative”.