Si trovava all’esterno di un ristorante ubicato nei pressi di Piazzale Marconi, nella zona della stazione ferroviaria del capoluogo reggiano, quando un gruppetto di quattro/cinque ragazzi lo ha raggiunto e senza motivo ha iniziato ad insultarlo e ad aggredirlo, sferrandogli calci e pugni, fino a derubarlo del suo telefono cellulare. Per questi motivi, con l’accusa di rapina aggravata in concorso, i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Reggio Emilia, hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna un giovane 17enne residente a Reggio Emilia.

Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

La vittima, un uomo di 40 anni abitante in città, che nella tarda serata del 29 aprile scorso si trovava all’esterno di un ristorante ubicato in zona stazione, è stato raggiunto da un gruppetto di ragazzi i quali, senza motivo, hanno iniziato ad insultarlo e ad inveirgli contro. L’uomo al tentativo di allontanarsi è stato accerchiato e aggredito fisicamente con calci e pugni fino a cadere al suolo per poi essere derubato del proprio telefono cellulare che custodiva nella tasca dei pantaloni. Dopo l’aggressione il gruppetto di ragazzi si è dileguato velocemente. La vittima, sprovvista del telefono cellulare, è entrata nel ristorante per allertare il 112 che ha inviato una pattuglia dei carabinieri della sezione radiomobile e i cui operanti hanno provveduto ad assicurare i primi soccorsi contattando il 118. Il 40enne, medicato presso il pronto soccorso del locale Arcispedale, è stato dimesso con una prognosi di 30 (trenta) giorni.

Grazie alla dettagliata descrizione sui presunti autori del reato operata dalla vittima, i militari della Sezione Radiomobile di Reggio Emilia hanno avviato immediatamente le prime indagini che hanno permesso in prima battuta di risalire ed identificare uno dei principali presunti autori del pestaggio, denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria minorile di Bologna. Sono tuttora in corso ulteriori approfondimenti investigativi volti all’identificazione degli altri presunti correi del fatto reato.