Si intitola “Rerum Scandiani Scriptores – Cronache memorie documenti per la storia di Scandiano” ed è il nuovo libro di Alberto Morselli, storico scandianese, che verrà presentato mercoledì 14 giugno alle ore 21 nella sala del consiglio comunale di Scandiano.

L’iniziativa rientra nel calendario voluto dal Comune di Scandiano in occasione della celebrazione dei 600 anni della Contea, vedrà la partecipazione del sindaco Matteo Nasciuti e sarà introdotta da Roberto Marcuccio della sezione manoscritti e libri antichi della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia.

“Abbiamo scelto il 14 giugno proprio perché è la data in cui, nel 1423, venne apposta la prima firma che sancì l’esistenza della Contea di Scandiano – ha spiegato il sindaco – per questo ci è sembrato perfetto celebrare una data tanto importante con la presentazione di un libro che racconta anche quelle vicende, realizzato da uno storico attento e preparato e che ha avuto pertanto anche il sostegno del Comune di Scandiano”.

Il testo di Alberto Morselli è una raccolta del tutto inedita di storie e cronache manoscritte che, come indica lo stesso autore “rappresentano una delle fonti primarie utilizzate per gli studi storici su Scandiano ad iniziare dai primi testi editi a stampa come la Storia di Scandiano di Giambatista Venturi del 1822 o le Memorie storiche di Arceto e dell’antica contea di Scandiano di Giuseppe Pagliani pubblicate nel 1907, e così sino ai contributi più recenti”.

Esse raccolgono infatti sia notizie tratte dalla tradizione sotto forma di racconto storico sia annotazioni di avvenimenti contemporanei che gli stessi autori utilizzano per proseguire il racconto sotto forma di memorie.

“Si tratta di storie, documenti, cronache e memorie manoscritte – aggiunge Morselli – di cui sono noti solo alcuni brani, di volta in volta utilizzati dagli studiosi della storia di Scandiano, e mai pubblicate integralmente. Scopo dell’opera è quello di fornire agli studiosi uno strumento agile per leggere e consultare i manoscritti custoditi nelle biblioteche e negli archivi e farli conoscere ad un pubblico più vasto attraverso la loro trascrizione”.

Accanto alle Cronache di Scandiano, si è scelto anche di integrare alcuni periodi attingendo da fonti non propriamente locali, come le Cronache modenesi, sotto forma di  excerpta cioè di passi scelti di un’opera, trattandosi di notizie di primaria importanza per storia cittadina per lo più ignorate dagli autori che a vario titolo di sono interessati alla storia di Scandiano.

Il volume vuole in sostanza inserirsi nella tradizione delle “fonti per la storia” iniziata nel Settecento da Ludovico Antonio Muratori con la pubblicazione dei Rerum Italicarum Scriptores, ripresa da Carducci e Fiorini all’inizio del Novecento, e proseguita anche in anni recenti con la pubblicazione di testi di primaria importanza per la storia di molte città.