Ha acquistato un’autovettura su un noto sito di annunci di compravendite online, versando la somma complessiva di 22mila euro mediante due ricariche su una carta PostePay intestata al proprietario dell’auto; a queste doveva seguire la consegna dell’automobile presso il suo domicilio. La consegna però non è mai avvenuta, mentre il sedicente venditore ha fatto perdere le sue tracce.

Le indagini svolte dai carabinieri di San Polo d’Enza hanno portato a denunciare alla Procura di Reggio Emilia i presunti autori del raggiro, identificati in due uomini di 41 e 25 anni residenti nel reggiano, chiamati a rispondere del reato di truffa in concorso con una 40enne pure lei residente nel reggiano. La Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri della stazione di San Polo d’Enza, ha richiesto e ottenuto dal GIP l’applicazione nei confronti dei due indagati della misura cautelare dell’obbligo di dimora e quindi il divieto di uscire dal territorio del comune di residenza in assenza dell’autorizzazione del Giudice, prescrivendo agli stessi di non allontanarsi dalla rispettiva abitazione tra le ore 20:00 di ogni giorno alle ore 08.00 del giorno successivo. La quarantenne invece, con ruolo più marginale, ovvero quello di essere l’intestataria della Postepay dove sono confluiti i soldi, rimane indagata nell’ambito del procedimento in stato di libertà. Il provvedimento di natura cautelare è stato eseguito dai carabinieri della stazione di San Polo d’Enza che hanno condotto le indagini.

I fatti risalgono al mese di febbraio, quando la vittima, un uomo di 34 anni, rispondeva ad un annuncio pubblicato su un noto sito internet in merito alla vendita di un’autovettura. Ha contattato il venditore accordandosi per l’acquisto dell’auto. La vittima, infatti, dopo aver incontrato il sedicente venditore e visionato l’auto, provvedeva al versamento della somma pattuita, pari a 22mila euro che versava su una carta PostePay. Al pagamento doveva seguire il trasporto e la consegna del veicolo. Nel giorno concordato per finalizzare la compravendita con la consegna dell’auto, si presentava solo la vittima che materializzava di essere incappato in un raggiro allorquando provava invano di contattare il venditore sull’utenza telefonica in suo possesso. Quindi la denuncia con i carabinieri di San Polo d’Enza che a seguito delle indagini riuscivano a risalire ai presunti responsabili identificati negli odierni indagati.

Ieri i militari della Stazione di San Polo, ricevuta l’ordinanza applicativa della misura, vi hanno dato esecuzione, sottoponendo al provvedimento cautelare i due uomini. Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire al Giudice di verificare l’eventuale piena responsabilità dell’indagato.