Una rinnovata curiosità, una nuova consapevolezza e l’esigenza di ripensare il rapporto con la scrittura a mano come arte da alimentare quotidianamente.
Sono queste le evidenze che sono emerse nel corso del Festival della Scrittura a Mano Manu Scribere che si è tenuto a Bologna sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre.
La necessità di riconoscere la scrittura a mano come patrimonio immateriale dell’umanità è stata ribadita anche dalle istituzioni.

Il Ministro Valditara ha inviato una lettera nella quale ha ribadito che “è fondamentale non smettere di incentivare nei più giovani la passione per la lettura su carta e la scrittura a mano quali strumenti di studio utili per lo sviluppo creativo della mente e di elaborazione di un proprio pensiero critico e consapevole”.
L’on. Federico Mollicone in un video-messaggio ha ricordato che “la Commissione VII – Cultura, Scuola, Università, Scienza, Ricerca, Editoria e Sport, cogliendo la proposta dell’on. Monica Ciaburro, prima firmataria del disegno di legge, sta lavorando all’istituzione della Giornata nazionale della scrittura a mano”.
L’on. Monica Ciaburro ha sottolineato, nel suo intervento al Festival, che “confrontarsi con una penna a 3 o 4 anni, con i segni grafici, il pre-grafismo, per il bambino è un problema da affrontare. Allenando il cervello e la mano arriva a determinare dei segni. Dobbiamo fare in modo che i ragazzi si allenino ad affrontare la vita anche attraverso la scrittura a mano.”
Una scelta che richiama anche la necessità, come ha detto Daniele Ara, Assessore Scuola del Comune di Bologna, di “un diritto alla disconnessione. Bisogna favorire le competenze manuali – ha puntualizzato Ara nel corso del suo intervento al Festival – attraverso attività come la scrittura, il disegno, senza l’intermediazione delle tecnologie. Per trasmettere ai ragazzi questo tipo di competenza, abbiamo scelto di realizzare un giornalino cartaceo. È il giornalino dei nostri “icinni”, Icinno news.
Dobbiamo riprendere a scrivere e scrivere in corsivo perché è una forma di arte e di espressività”.

La seconda edizione del Festival Manu Scribere, promosso dall’Associazione Grafologica Italiana (AGI) in collaborazione con l’Istituto Grafologico Internazionale “G. Moretti” di Urbino e la Campagna per il Diritto di Scrivere a Mano, è stata dedicata ai giovani, ai quali si sono rivolti accademici, politici e artisti.
Gep Caserta, street artist, hand lettering artist ha conquistato il pubblico con la sua arte e con la sua passione; Otto Gabos, scrittore e illustratore, al Festival ha dedicato una sua vignetta; Cristina Portolano, illustratrice e autrice, ha ricordato che “nel momento in cui scriviamo le idee prendono forma”.

Il prof. Patrizio Bianchi, professore all’Università di Ferrara e portavoce Rete delle cattedre Unesco italiane – ha ricordato che “Scrivere è trasferire nel tempo e nello spazio” e che “La scrittura ha una funzione sociale, aiuta a costruire una learning community aperta, inclusiva, partecipativa, democratica. Scrivere a mano deve essere considerato un’espressione di libertà, che tuttavia va condivisa con una comunità di pensiero, affetti, emozioni.” “La scrittura non è solo la trascrizione dell’oralità – ha aggiunto l’antropologo Marco Aime – La scrittura dà un senso di intimità”.
Anche l’attore Cochi Ponzoni ha raccontato il suo intenso rapporto con la scrittura, portando in scena alcuni sketch comici insieme all’attore Marco Pagani.

“Salvaguardare la scrittura a mano – ha sottolineato il prof. Carlo Nofri, portavoce Città Italiane Unesco per l’apprendimento – è un’istanza fondamentale. Non possiamo fermare la storia e tornare indietro, però dobbiamo trovare un nuovo equilibrio in modo tale che la crescente e precoce familiarità con i mezzi digitale non accada a scapito dell’acquisizione di abilità che sono antropologicamente fondamentali. Non dimentichiamo che per l’umanità quella della scrittura è stata una conquista molto lunga e complessa”.
Una conquista che oggi siamo chiamati a recuperare, nell’ambito della ricerca di un nuovo equilibrio tra tecnologia e manualità, tra velocità di esecuzione e cura delle abilità che contraddistinguono il patrimonio identitario di ogni individuo.

Appuntamento al prossimo Festival della Scrittura a Mano in programma a Bologna il 28 e 29 settembre 2024.